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Il Cardinale Ernest Simoni al Santuario di Boccadirio nel primo giorno di Avvento

Il Presule è stato accolto con grande affetto e calore dal Rettore del Santuario Padre Franco Inversini

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Il Cardinale Ernest Simoni al Santuario di Boccadirio nel primo giorno di Avvento Il Cardinale Ernest Simoni al Santuario di Boccadirio nel primo giorno di Avvento © Ok!Mugello
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Il Cardinale Ernest Simoni sfidando le rigide temperature di questi giorni con i suoi 96 anni compiuti lo scorso ottobre, facendosi pellegrino tra le Montagne dell’Appennino Tosco Emiliano in una giornata di “cristallo di inverno” è salito al Santuario della Beata Vergine delle Grazie di Boccadirio nel Comune di Castiglione dei Pepoli al’inizio del Tempo di Avvento che  condurrà al prossimo Santo Natale.

Il Santo Padre Francesco a Tirana nel 2014, incontrando l’anziano sacerdote, si commosse fino alle lacrime dopo aver ascoltato il racconto don Ernest, ultimo ad oggi testimone della persecuzione in odio alla fede e le atroci sofferenze subite lo scorso secolo dalla “Chiesa del Silenzio di Albania”, inflitte dal dittatore Enver Hoxha, il quale nel 1967, proclamò  per costituzione l’Albania il «primo Stato ateo al mondo».

Padre Simoni è stato ordinato sacerdote nel 1956 e barbaramente e ingiustamente arrestato la Vigilia di Natale del 1963. Ha subito 11.107 giorni di prigionia nelle atroci galere albanesi e condannato ai lavori forzati nelle miniere dove estraeva rame e pirite assieme ai suoi 4.000 compagni di prigionia.

Concluse la detenzione nel 1991 nelle fogne di Scutari dove, con una sola canottiera nel ghiaccio dei Balcani con il piccone, pala e mazza era costretto a scavare canali di 12 metri di lunghezza, 1 metro di larghezza ed 1 metro di profondità, come tra la commozione dei presenti il sacerdote albanese rivestito della Porpora Cardinalizia dal Pontefice nel novembre del 2016, ha raccontato al termine della Celebrazione Eucaristica

Il religioso instancabile e zelante sacerdote alla sequela di Gesù Buon Pastore, la cui vita tutta spesa al servizio della Santa Chiesa e sempre vicino al popolo, è giunto al Santuario accolto da tantissimi fedeli giunti da tutta la Toscana. Commovente sentire il Cardinale con la sua semplicità rispondere ai fedeli che lo chiamavano “Eminenza” rispondere: “siamo tutti fratelli ce lo ha detto il Divino Maestro, io sono padre Ernest, Eminenza è Gesù che gronda sangue ogni giorno sulla Santa Croce per noi in questo mondo lacerato da guerre dalla discordia e piegato da tante sofferenze.”

Il Presule è stato accolto con grande affetto e calore dal Rettore del Santuario Padre Franco Inversini, che con la voce rotta dalla commozione ha portato il saluto di tutta la comunità dai Padri Dheoniani, i quali dal 1947 si prendono cura del Santuario Mariano e delle anime che giungono in pellegrinaggio nella vallata in corrispondenza del Rio Davena, dove nel luglio del 1480 apparse la Beata Vergine Maria a due pastorelli Donato Nutini e Cornelia Vangelisti nativi del luogo.

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