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“Cats” senza la magia di Broadway

Quattro repliche straordinarie al Teatro Verdi di Firenze

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Cats Cats © MM
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Sold out per la prima serie di rappresentazioni di Cats il musical di Andrew Lloyd Webber in scena al teatro Verdi di Firenze, tanto da rendere indispensabili altre 4 repliche da venerdi 23 a domenica 25 febbraio. “Per la prima volta e con l’autorizzazione dell’autore, Cats  è ambientato a Roma, in una ipotetica e futuristica “discarica” di opere d’arte e di reperti archeologici, con il Colosseo sullo sfondo. Un’irresistibile colonia di gatti umanizzati che cantano e ballano sulle rovine della Città Eterna in una magica atmosfera scandita da fantasia, dramma, romanticismo e grande musica”. Recita la presentazione di uno dei musical più longevi della storia, peccato che nella versione italiana si perda gran parte della magia che ha incantato il pubblico do Broadway per 20 anni.

L’operazione di portare in Italia musical famosi a volte riesce, basti pensare a “The phantom of the opera” andato in scena a Trieste e al teatro degli Arcimboldi a Milano a settembre dove, pur comprendendo che le strutture scenografiche  di Broadway che stazionano in teatro per anni, sono impossibili da utilizzare per compagnie che fanno tre rappresentazioni in una città, e poi passano alla città successiva e così via, ma nel caso del “Fantasma” il regista Federico Bellone è riuscito a compensare la mancanza di spazi ed attrezzature con trovate sceniche, (su tutte il lampadario dell’inizio), che comunque rendono l’idea dell’originale.

Nel “Cats” che abbiamo visto al Verdi il discorso cambia. Intendiamoci, lo spettacolo è comunque piacevole da vedere, ma senza neppure l’ombra della magia dell’originale.

Si parla di Gigi Proietti di Nino Manfredi e di Totò su una scenografia fissa di quelli che, potrebbero sembrare i fori imperiali con tanto di mascherone della bocca della verità, ma la cosa che delude è la parte finale con l’ascesa di Grizbella. Ora, nessuno si aspettava certo l’effetto originale con il pneumatico che sale portando in alto Grizbella e gatto filosofo fino a che (a new york si apriva il soffitto del teatro), una specie di scala retrattile si incontra con il pneumatico, lei sale sulla scaletta, il braccio meccanico si ritira mentre il soffitto del teatro si richiude, spero si capisca la situazione – chi volesse vederla per capire cosa ho cercato di spiegare - https://www.youtube.com/watch?v=pKH63cRJ3p4 ) Grizbella sale in cielo pronta a rinascere.  Nel Cats che abbiamo visto al Verdi, gatto filosofo prende per mano lei, salgono su un gradino sul fondo scena, il gruppo dei gatti si mette davanti, tre passi di danza e quando il gruppo si dirada, i due non ci sono più, tutto qua! Ne un cono di luce, un po' di fumo, nulla, praticamente, la scena che ha fatto accapponare la pelle a chiunque abbia visto il musical all’estero, completamente annullata.

È strano perché Massimo Romeo Piparo è da anni insieme alla compagnia della Rancia uno degli artefici della rinascita del musical i Italia con spettacoli che hanno fatto storia, come Jesus Christ Superstar, Alta società, La febbre del sabato sera, Billy Elliot, Mamma mia, ma in questo caso la differenza con l’originale è veramente tanta, oltretutto, la parte di Grizbella doveva essere interpretata da Malika Ayane, sostituita poi da Chiara Canzian ma al pubblico non è dato sapere chi ci sia effettivamente sul palco….

Da vedere senza aspettarsi Broadway!

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