Celebrato a Crespino il 71esimo anniversario dell’eccidio. Cronaca e foto © n.c.
Con gli stessi sentimenti di cristiana pietà, con la stessa emotiva partecipazione, la popolazione di questo alpestre piccolo borgo incastonato fra i contrafforti appenninici marradesi, hanno decorosamente e dignitosamente rievocato il tristissimo 71°Anniversairo dell’eccidio di Crespino sul Lamone, quando il 17 luglio del 1944, per una rappresaglia (furono uccisi dai partigiani quattro soldati tedeschi della sussistenza che scappavano verso Marradi), vennero catturate 44 persone, compreso il vecchio parroco don Fortunato Trioschi, per essere fucilate sulla battigia del Lamone; una tragedia che poteva esser evitata, come ci ha sempre detto e scritto (vedi i commenti del resoconto dello scorso 2014), un figlio di un martire crespinese, che da 20 anni non partecipa più alle commemorazioni. Sono passati 71 anni da allora, salvo qualche rara assenza - come abbiamo sempre scritto - , non siamo mai voluti mancare, poiché i ricordi da ragazzino nel vedere i congiunti dei martiri piangere disperatamente i loro cari, mi sono rimasti sempre impressi nella mente e nel cuore. La cronaca ci racconta, che sotto un sole rovente, alla presenza di tante autorità amministrative (abbiamo notato amministratori e Gonfaloni municipali di Marradi, Borgo San Lorenzo, Firenzuola, Palazzuolo sul Senio, Modigliana, Brisighella, Tredozio, Faenza, Vicchio di Mugello, Scarperia San Piero ed altri ancora), oltre ai gonfaloni del Comune di Firenze, della Provincia e della Regione Toscana con le “chiarine”, quindi le autorità militari (Esercito, Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo di Polizia Municipale), associazioni combattentistiche e d’Arma (Alpini e Carabinieri in congedo), con il servizio musicale espletato dalla Banda Filarmonica di Marradi e Popolano; moltissime persone presenti, molto popolo, quasi tutti anziani purtroppo, segno inequivocabile che nonostante la scomparsa in questi anni di tanti congiunti dei martiri, il ricordo è sempre ben saldo e scolpito nella pietra miliare della storia, che non potrà esser mai cancellata. Dopo la Santa Messa celebrata nella terrazza superiore del Monumento - Ossario (fu un progetto architettonico nel 1947 del prof. Mario Bini di Borgo San Lorenzo), ed officiata dal Vescovo emerito di Faenza-Modigliana Mons. Claudio Stagni (belle le parole in ricordo di don Fortunato Trioschi), ci sono stati gli interventi del Comitato Onoranze Caduti Civili Crespino-Fantino, presieduto dal parroco don Bruno Malevolti, del Maggiore dell’Arma dei Carabinieri Roberto Giannola e la commemorazione ufficiale tenuta dall’ex sindaco di Marradi e Vice sindaco di Firenze Giuseppe Matulli. Dopo il rito dell’onore ai Caduti e la deposizione di una corona d’alloro all’interno della cripta-sacello, si è conclusa la cerimonia rievocativa. Com’è nostro costume ecco alcune immagini della giornata affinchè ne resti testimonianza. Gonfaloni municipali con i sindaci e le autorità amministrative L’Arma dei Carabinieri con ufficiali e Sottoufficiali. Da sinistra a destra: il Maggiore Roberto Giannola del Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti, il Colonnello Marco Lorenzoni, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Firenze, il Capitano Paolo Bigi, comandante la Compagnia dei Carabinieri di Borgo San Lorenzo, il Mar. A. Paolo Tiberii, comandante della Stazione CC di Marradi, e nello sfondo dietro Tiberii, il Mar. A. Antonio Porfida, comandante della Stazione CC di Palazzuolo sul Senio Gli immancabili alpini Panoramica del Monumento Ossario attiguo al Lamone durante la cerimonia rievocativa. (Foto Cronaca di A.Giovannini)


