Cimabue alla Casa di Giotto. Appuntamento domenica © n.c.
E alcune foto dell'uscita ad Assisi. Artisti e amici dell’Associazione Giotto e l’Angelico sono reduci da un viaggio ad Assisi compiuto domenica scorsa a conoscere e vedere da vicino l’opera imponente compiuta dal primo titolare dell’Associazione stessa. E non solo, ovviamente. Sarebbe stato facile rischiare di perdersi tra le infinite valenze di Assisi da un lato luogo di nascita del Patrono d’Italia, di conseguenza centro internazionale di (cultura della) pace, dall’altro autentico e sterminato forziere di capolavori artistici, architettonici, urbanistici che veramente traboccano bellezza e storia ovunque si volti lo sguardo. Il Professor Marco Pinelli, insegnante e profondo conoscitore di storia dell’arte, ha tenuto ben salda la barra del timone ed è stato in grado di dirigere l’attenzione dei partecipanti verso gli elementi di maggiore interesse del luogo (tutti no: non basterebbe starci tre anni) con una consulenza acuta e attenta. Giornata da ricordare, ma non è il tempo per L’Associazione di rilassarsi. Per domenica prossima niente trasferte, ma un incontro alla Casa di Giotto che vedrà protagonista l’amico Armando Caprilli, socio anch’egli, grande appassionato e autore di numerose monografie di storia dell’arte – ne è in preparazione una su Andrea del Sarto -. Armando racconterà da par suo la storia e le vicende di Cenni di Pepo, ovvero Cimabue. L’opera di Cimabue, probabile maestro di Giotto e del quale il grande pubblico conosce relativamente poche opere, ebbe un ruolo fondamentale nella creazione della pittura così come oggi noi la concepiamo. Chi scrive non pensa tuttavia di avere competenza sufficiente per scendere in particolari, ed è appunto impaziente di colmare questa lacuna ascoltando Armando Caprilli. L’appuntamento è per domenica 15 marzo alla Casa di Giotto a Vespignano alle ore 17.
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