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La colonna della libertà in Mugello

Breve ricordo dei 436 soldati americani ricordati nel monumento a Ponzalla

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La colonna La colonna © NN
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C’era molta animazione nel grande parcheggio del viale Kennedy a Scarperia, oggi venerdi 26 aprile 2024, in occasione  dell’evento denominato “Colonna della Libertà” una  manifestazione allestita  dai musei dedicati alla “II°  Guerra Mondiale – 1940-1945” , tra cui Gotica Toscana Onlus, con sede a Ponzalla. Un’iniziativa itinerante,  iniziata  nel 2008, ma che ogni anno cambia tragitto percorrendo centinaia di chilometri, e che ha ricevuto già due volte l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Fra l’altro i suoi equipaggi sono anche stati ricevuti dal Santo Padre proprio per i valori fondanti dell’evento, che sono Pace e Democrazia.

Erano oltre 100 gli automezzi militari storici presenti, con equipaggi rigorosamente in uniforme d’epoca, fra soldati, sotto ufficiali, ufficiali, crocerossine, medici, infermiere, ausiliari etc,etc  che hanno  attraversato ieri giovedi 25 aprile 2024, Dicomano, Vicchio e Borgo San Lorenzo, per poi fare tappa nel centro di Scarperia, dove sono stati accolti dal sindaco di Scarperia e San Piero, Federico Ignesti. Stamane appunto  sono ripartiti per il Passo del Giogo, Firenzuola per arrivare a Castel del Rio. Eravamo ad attendere la colonna a Ponzalla, proprio davanti al monumento che ricorda il sacrificio di quasi 436 soldati alleati, che morirono nel 1944 di cui gran parte davanti al Monte Altuzzo,  presi allo scoperto dai mitraglieri  dai parà tedeschi, che fecero una carneficina.

Ecco  abbiamo cercato nei vari articoli sulla ricorrenza della liberazione,  almeno un rigo, una parola, un ricordo  verso questi giovani soldati, di cui diversi di origine italiana (basta leggere i nomi sulle lapidi del Monumento), che vennero a morire per la nostra libertà. E pensare che nel 1964 la statua  fu abbattuta da un gruppo di emeriti imbecilli che lasciarono anche la firma sul basamento ( abbiamo la foto originale) raffigurante la falce e martello. La storia quella vera, non manipolata, torna sempre a galla a ricordarci altre verità e altre storie.

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