Di problemi irrisolti ce ne sono molti nel progetto di Passante ferroviario, il cosiddetto sottattraversamento TAV; uno, che proprio in questi giorni diventa fondamentale, è il fatto che la stazione Foster è posta in una delle zone più a rischio idrogeologico di Firenze. L’immagine allegata è tratta dalla “Mappa della Pericolosità da alluvione fluviale o costiera” dell’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appenino Settentrionale.
Evidenziata in rosso la stazione ai Macelli progettata da Norman Foster; l'intensità di azzurro caratterizza la pericolosità della zona. Altri commenti sarebbero superflui.
Con l’intensificarsi di virulenza e frequenza di eventi meteorologici estremi tutto il progetto dovrebbe essere rivisto. Se un fenomeno come quello avutosi tra Campi Bisenzio e Prato avvenisse con la stazione piena di treni e viaggiatori che succederebbe? Non sarebbe fatalità.
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Buon senso vorrebbe abbandonare o per lo meno sospendere questo progetto prima di buttare via miliardi, ambiente e sicurezza; si tratta ormai di un progetto che risale a quasi trenta anni fa, figlio di una concezione ambientale ben diversa e superata.
Ma oggi nessuno vuole ripensamenti, si sa: le chiacchiere ambientaliste abbondano sulle bocche dei nostri amministratori per mascherare le solite politiche speculative fatte di cemento e consumo di suolo, non per risolvere i problemi.