17 MAR 2025
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Cornocchio, grido di allarme: 'Cittadini umiliati e 'maltrattati'. Odissea tra polvere e mezzi pesanti...

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Cornocchio, grido di allarme: 'Cittadini umiliati e 'maltrattati'. Odissea tra polvere e mezzi pesanti... Cornocchio, grido di allarme: 'Cittadini umiliati e 'maltrattati'. Odissea tra polvere e mezzi pesanti... © n.c.
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Una signora alla guida della propria auto sarebbe stata addirittura 'spinta' nella fossetta da un camion. Dal Comitato Civico del Cornocchio riceviamo questa lunga nota, un grido di allarme per le condizioni in cui si tanno eseguendo a Barberino i lavori per il raddoppio autostradale e per la grande area di servizio di Bellosguardo. Con una signora che sarebbe stata addirittura fatta uscire di strada da un camion dei cantieri:

Si è tenuta Venerdì 2 Marzo l’Assemblea del comitato civico il Cornocchio.
Il cantiere per il raddoppio autostradale è iniziato ormai da diversi mesi.
Gigantesco l’impatto che già si può vedere nella enorme zona interessata dagli interventi.

La zona di 36 ettari interessati dalla discarica per lo smarino e l’area di sosta Bellosguardo appare, accanto alla vastità delle zone devastate, anche minimale. Durante l’assemblea sono emerse numerose criticità esposte dai cittadini. La prima e più preoccupante è il senso di abbandono e solitudine in cui lo scarsissimo interesse dell’amministrazione lascia i cittadini.

I lavori infatti sono scarsamente controllati ed al Comitato, che chiedeva controlli e verifiche, non sono state date risposte concrete ed efficaci dalla amministrazione che sembra brancolare tra il disinteresse e l’inefficacia.
Basti pensare che ancora non è nemmeno stato installato l’impianto per la pulitura dei pneumatici dei mezzi che transitano sulle strade comunali e provinciali.

L’impianto infatti sarebbe obbligatorio per legge ed i mezzi pesanti, leggendo gli atti e il decreto di VIA non dovevano neppure occupare la viabilità pubblica ma ciò non è avvenuto. Le spazzatrici che dovrebbero mantenere pulita e in sicurezza la strada provinciale hanno iniziato a lavorare solo dopo un intervento di ARPAT mentre a Calenzano da subito sono state operative.

Hanno iniziato a girellare sulla provinciale ma senza utilizzare acqua, causando quindi dei gran polveroni che mettono in difficoltà anche l’attività di ristorazione di un residente che in prossimità della strada SP8 ha una cucina per la preparazione di cibo per la vendita itinerante.

I mezzi pesanti sembrano non osservare i limiti di velocità né rispettano, spesso, gli stop. I cittadini che si trovano ad incontrarli sono trattati come incomodi ospiti e malamente trattati. Varie volte gli autisti si sono permessi di offendere pesantemente cittadini che chiedevano di transitare dalle pubbliche strade che invece vengono usate come strade di cantiere.

Significativo lo scarico e carico di mezzi pesanti sulla strada comunale, anche negli orari in cui i cittadini si dovrebbero recare a lavoro o a scuola. Guai a chi chiede strada, ingiurie irripetibili li attendono, tanto più se chi protesta è una donna o un anziano.

La regimazione delle acque meteoriche è stata effettuata solo dopo diffida scritta di ARPAT e Provincia e, durante i pochi episodi piovosi di quest’anno, i torrenti affluenti del lago di Bilancino sono diventati scarichi di fanghi con gran trasporto di elementi fangosi verso l’invaso di Bilancino.

I cittadini, ora alle prese con i problemi quotidiani del cantiere, si accontenterebbero che i lavori fossero fatti nel loro rispetto  e delle normative.
A questo proposito il Comitato ha sollecitato l’amministrazione affinché fosse più presente la Polizia Locale al fine di reprimere e di far avvertire agli operatori che il Cornocchio non è “terra di nessuno”.

Purtroppo la risposta dell’amministrazione è stata del tutto negativa ed il Sindaco ha dichiarato che non è disponibile alcuna risorsa, né umana né finanziaria, per il controllo dei lavori. I cittadini, in un secondo tempo, sono stati informati che l’Amministrazione ha stipulato un accordo con Polizia Provinciale e forze dell’ordine per il controllo quanto meno della viabilità e dei mezzi pesanti.

A distanza di mesi da queste dichiarazioni non si è visto che poco, pochissimo.
Inoltre quando la Polizia Locale è presente si adopera nel controllo delle vetture private dimenticando totalmente i mezzi pesanti, la pulizia delle ruote e dei mezzi, le polveri, i limiti di velocità e le portate dei mezzi di cantieri.

Significativo l’episodio che ha visto coinvolta una nostra concittadina.
Mentre questa stava tornando alla sua abitazione si è trovata ad incrociare un mezzo pesante che scendeva a forte velocità sulla strada comunale inducendola a sterzare verso il fosso al margine della strada dove è caduta.

Chiamati i vigili questi si presentavano e non si occupavano di individuare il mezzo pesante o l’autista ma la sottoponevano ad un controllo della patente, documenti e persino all’alcool test.

Come dire: non disturbare il cantiere. Durante una pioggia il consigliere Lascialfari constatava e fotografava un grave trasporto di solidi in sospensione negli affluenti del lago e allertava l’ufficio tecnico. Peccato che questo interveniva solo molte ore dopo, a pioggia e ruscellamento esaurito.

I cittadini quindi si sono chiesti come, se questo è solo l’inizio delle opere, potranno difendersi senza un vero appoggio dell’Amministrazione. Come garantire la salute se ancora gli uffici comunali devono capire se le pericolose lavorazioni a calce viva che si stanno verificando su ampie zone sono consentite o meno.

Come difendersi se i cantieri sono off  limits per la stessa amministrazione.
La risposta è stata trovata in quello che siamo: una comunità. Una comunità certo piccola, una comunità che certo non ha un potere elettorale che possa interessare i lungimiranti amministratori regionali, provinciali o comunali, ma una comunità che ancora è capace di stringersi attorno a chi ne ha bisogno, a chi si trova in difficoltà o sotto scacco da prepotenze esterne.

Nelle prossime settimane il Comitato rinnoverà il consiglio esecutivo, tornerà dagli Amministratori a chiedere impegni concreti, rinnoverà il suo impegno non per chiedere contropartite economiche ma garanzie che i lavori siano eseguiti a norma di Legge, nel rispetto dei cittadini per una convivenza il più possibile sostenibile con tutti i mezzi democratici e pacifici che sempre ci hanno contraddistinto.

 

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