La solita bella sorpresa degli amici Giuseppe Margheri, titolare del noto laboratorio di antichità nel vecchio edificio detto delle “conce” in fondo Sieve e dell’altrettanto amico Francesco Noferini, noto fotografato e titolare dell’omonimo studio editoriale nel viale IV Novembre a Borgo San Lorenzo. Infatti nell’edizione di domenica 8 settembre 2024, del “Corriere” nelle pagine inerenti la Toscana, troneggiava una splendida immagine raffigurante il “Crocifisso” di Donatello, che si venera – e si ammira ormai da secoli all’interno del Convento del Bosco ai Frati. L’immagine raccoglie la profondità della sofferenza del Cristo sulla croce, nei suoi tratti, nel volto, sul corpo seminudo, così come hanno scritto nel corso del tempo i più grandi storici d’Italia.
Una volta, diversi anni orsono (anni ’80 del ‘900), ospiti di Padre Ivo Celso Nottolini, del Bosco ai Frati in un 4 ottobre in occasione della festa di San Francesco, il Prof. Antonio Paolucci, tenne una lectio magistralis davanti al Cristo di Donatello; restammo senza parole, il ricordo è nitido. Mamma mia quanto sapere! Parlando di Donatello, peccato che nella seconda metà dell’800 (1889) fu trafugato dalla Pieve di Borgo San Lorenzo il busto in bronzo di Donatello (è in Inghilterra) raffigurante San Lorenzo. Che ulteriore valore artistico avrebbe avuto, dopo l’opera giovanile di Giotto, la Pieve borghigiana? Dunque scritto questo, ci congratuliamo con Beppe e Francesco per queste loro belle idee, nel far pubblicare qualche significativa opera d’arte del Mugello in un quotidiano di alto prestigio.