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Crollo Firenze via Mariti - Chi era una delle vittime e la situazione dell'appalto

Chi sono i ricoverti a Careggi - Oltre 30 aziende sono state coinvolte in subappalto

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Una delle povere vittime Una delle povere vittime © NN
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Luigi Coclite nato nel 1964, originario di Teramo ma residente a Collesalvetti in provincia di Livorno, una delle vittime del crollo del cantiere dell’Esselunga in via Mariti a Firenze. E’ stato uno dei primi ad essere identificato. Lavorava per la ditta Gullini Gargani Morena di Santa Maria a Monte. Al momento i morti accertati risultano tre, mentre i feriti sono altrettanti. I vigili del fuoco sono alla ricerca di altri due dispersi. Al momento non sappiamo chi siano le altre due persone che risultano sepolte sotto il cemento dopo il crollo. I feriti trasportati a Careggi sono invece tre operai di origine rumena, uno di 38, uno di 41 e uno di 51 anni. Sono in gravi condizioni ma nessuno di loro è in pericolo di vita.

Sono in azione non solo i droni ma anche i cani molecolari. I soccorritori operano in pratica come se si trattasse di un terremoto. Ci sono tonnellate di cemento da rimuovere e il timore è quello che proprio durante le operazioni di rimozione possano crollare altre parti. 

Al momento i morti accertati risultano tre, mentre i feriti sono altrettanti. I vigili del fuoco sono alla ricerca di altri due dispersi. Al momento non sappiamo chi siano le altre due persone che risultano sepolte sotto il cemento dopo il crollo.

Il tragico incidente avvenuto nel cantiere di Firenze ha messo in luce gravi questioni relative alla sicurezza sul lavoro e alle pratiche di subappalto nel settore edile. L'Aep Attività Edilizie Pavesi srl, con sede a Pieve del Cairo (Pavia), è stata identificata come l'impresa esecutrice principale dei lavori di costruzione del nuovo supermercato Esselunga. Tuttavia, oltre 30 aziende sono state coinvolte in subappalto, evidenziando una complessa rete di imprese e una potenziale difficoltà nel mantenere standard uniformi di sicurezza e responsabilità.

La società committente, La Villalta spa, con sede a Milano, insieme ai professionisti e tecnici coinvolti, tra cui lo studio Gurrieri Associati di Firenze per la direzione lavori e l'architetto Fabio Nonis di Milano per la progettazione architettonica, rappresenta una catena di responsabilità che deve essere attentamente esaminata in seguito a questo incidente.

Le dichiarazioni di Daniele Calosi, segretario della Fiom Cgil di Firenze, Prato e Pistoia, sollevano interrogativi critici sulla correttezza dell'applicazione dei contratti di lavoro, suggerendo che i lavoratori coinvolti potrebbero essere stati impiegati sotto contratti di metalmeccanici, pur svolgendo lavori edili, una pratica che potrebbe avere implicazioni sulle condizioni di lavoro e sulla sicurezza. L'indizione di uno sciopero di quattro ore da parte dei lavoratori rappresenta una risposta immediata alla tragedia, sottolineando l'urgenza di affrontare le questioni di sicurezza sul lavoro e di garantire che tali incidenti non si ripetano.

Questo incidente sottolinea la necessità di un'indagine approfondita e di azioni concrete per migliorare la sicurezza nei cantieri edili, assicurando che tutti i lavoratori siano protetti adeguatamente e che le pratiche di subappalto non compromettano la loro sicurezza. La perdita di vite umane in incidenti di lavoro è una tragedia che richiama l'attenzione sulla necessità di rivedere e rafforzare le misure di sicurezza e le regolamentazioni in tutti i settori lavorativi.

 

 

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