La Prof. Daniela Cappelli racconta Caravaggio alla Casa di Giotto © n.c.
Peccato che le molte concomitanze nel Mugello in campo culturale e artistico non danno la possibilità agli appassionati e agli estimatori di seguirle con tranquillità senza gettare la monetina in aria per decidere dove andare. Purtroppo da diverso tempo, non essendoci un preciso coordiamento, cosi ci sembra, diverse volte nello spazio di pochi chilometri nello stesso giorno e nella stessa ora d’inizio, si contano anche sette/otto eventi. Detto questo vogliamo evidenziare lo splendido pomeriggio passato alla Casa di Giotto a Vespignano, lo scorso sabato 14 maggio 2016, in occasione di una conferenza della Prof. Daniela Cappelli sulla vita umana e artistica di Caravaggio ( Michelangelo Merisi detto il Caravaggio, Milano 29 settembre 1571 – Porto Ercole 18 luglio 1610), senza ombra di dubbio uno dei pittori più amati fra ‘500 e ‘600. La dissertazione della Prof. Cappelli, aiutata dallo schermo per proiettare le opere dell’artista, è stata come sempre perfetta, poiché con un linguaggio semplice, ma incisivo, è entrata con facilità nello svolgimento del tema proposto, per il gaudio del numeroso ed attento pubblico che ha seguito con intensità questa parentesi storia e artistica del grande Caravaggio. Ogni tanto veniva dato spazio alla prof. Marilisa Cantini alla tastiera, la quale da par suo, ha eseguito brani scritti nel periodo in cui visse Caravaggio. Gli interventi musicali sono stati questi: Il primo del compositore fiammingo Noel Bauldeweyn, nato nel 1480 e morto nel 1598 ad Anversa. La sua fama è dovuta al quadro di Caravaggio " Il riposo durante la fuga in Egitto", nel quale troviamo riprodotto un suo mottetto dal titolo " Quam pulchra et quam decora", sul versetto 7 del Cantico dei Cantici. Mottetto che Marilisa ha trascritto per Organo. Il secondo brano e' raffigurato nel dipinto "Il suonatore di liuto". E’ del compositore Jacques Arcadelt (1504,1568), e porta il titolo " O felici occhi miei". Anche di questo Cantini ha fatta una trascrizione per Organo. Il terzo brano e'stato il secondo movimento dal Concerto per Oboe e archi in re minore di Alessandro Marcello (1673/1747), anche questo trascritto per Organo, scelto dall'esecutrice per la struggente malinconia che lo avvolge, la stessa che si avverte in molte opere del protagonista della serata. Il pubblico ovviamente ha apprezzato moltissimo il connubio Pittura- Musica, e si e' molto interessato alle composizioni trascritte, ed eseguite mentre sulla parete venivano ammirati i quadri in questione. Applausi convinti e meritati. Davverpo un bel pomeriggio in quel della Casa di Giotto. A sinistra la Prof. Daniela Cappelli (Foto A. Giovannini)



luigi
Significativa,come sempre, Grazie
Marilisa
Grazie, Aldo della significativa cronaca. Marilisa