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Dicomano che verrà accusa: “Aumenti da subito per sindaco e Giunta”

Affermano: “Non ci sembra eticamente corretto considerata la situazione attuale”

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Laura Barlotti della Lista Civica ’’Dicomano Che Verrà’’ Laura Barlotti della Lista Civica ’’Dicomano Che Verrà’’ © N.c.
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La nota in redazione di Dicomano che Verrà:

“La crisi soffia forte per tutti, imprese, cittadini, etc.…ma a quanto pare non per il comune di Dicomano, visto che Sindaco, assessori e Presidente del Consiglio Comunale, si sono aumentati l’indennità” così apre la nota del gruppo Dicomanocheverrà (Laura Barlotti, Marcello Certini e Cristina Ticci)

“E sono stati pure un po’ ingordi” continuano i tre consiglieri “in quanto non si sono accontentati dell’incremento graduale e percentuale previsto dalla legge di Bilancio dello Stato (come fatto dalla maggior parte degli altri comuni) ma hanno voluto anticipare i tempi e poter usufruire di tutto e subito gravando sulle casse del comune di Dicomano e quindi dei cittadini”  

“Con la legge di bilancio 2022” spiegano i tre consiglieri Barlotti, Certini e Ticci “lo Stato ha modificato le indennità dei sindaci adattandole in percentuale alle indennità dei governatori di Regione. Si tratta di un aumento graduale così corrisposto: un primo 45% nel 2022, che diventerà il 68% nel 2023 e che raggiungerà il 100%, quindi l’aumento totale, nel 2024.  La legge, tuttavia, prevede anche che l’incremento dell’indennità possa essere corrisposto da subito, quindi dal 2022, in modo integrale (in sostanza si può applicare già dal 2022 l’aumento finale previsto tra 2 anni) purché la differenza rispetto alle percentuali previste dallo Stato sia coperta direttamente dalle finanze dalle casse comunali, come nel nostro caso di Dicomano. Ed è proprio questo che noi contestiamo.”

“Non siamo contrari a all’adeguamento delle indennità, riteniamo infatti che le indennità dei sindaci, specialmente dei piccoli Comuni, dovessero avere un adeguamento. Perciò siamo in accordo con la legge dello Stato che prevede un adeguamento progressivo degli emolumenti. Non ci sembra tuttavia eticamente corretto, considerata la situazione attuale dove ci sono persone che fanno fatica ad arrivare a fine mese, e dove gli stessi enti locali stanno mettendo in discussione servizi, voler prendere già dal 2022 il raddoppio completo dell’indennità, gravando sul bilancio comunale.”

“Riteniamo sia un discorso di buon senso” continua Dicomanocheverrà “tutti gli assessori del nostro comune e anche il sindaco riscuotono infatti oltre all’indennità anche il proprio stipendio completo di lavoratori dipendenti e chi non lavora più riscuote la pensione.  La crisi purtroppo non accenna ad allentare ma anzi sta peggiorando e non solo…cosa che fa riflettere è anche il fatto che il caso di Dicomano, ci risulta anche un po’ isolato, considerato che, per fare alcuni esempi, i Comuni di San Godenzo, Borgo San Lorenzo e anche Vicchio, si sono adeguati le indennità solo nelle percentuali previste dalla legge di Bilancio senza gravare sulle finanze dei rispettivi comuni. Detto ciò, a ognuno le proprie considerazioni”  

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Commenti 1
  • Gori Maurizio

    Una scelta inopportuna e fuori luogo , direi vergognosa . Gravare sulle casse pubbliche locali quando le famiglie fanno fatica ad arrivare a fine mese.

    rispondi a Gori Maurizio
    mar 13 settembre 2022 09:04