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Didone ed Enea al Giotto. La recensione di Aldo Giovannini

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Didone ed Enea al Giotto. La recensione di Aldo Giovannini Didone ed Enea al Giotto. La recensione di Aldo Giovannini © n.c.
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Ultimamente, e lo abbiamo sempre scritto nei vari resoconti di eventi teatrali (vedi le recensioni di Massimiliano Miniati) e musicali al Giotto di Borgo San Lorenzo, il livello di eventi culturali a Borgo (come riconosciuto dal sindaco Paolo Omoboni e dall’assessore Cristina Becchi) si è alquanto elevato. Questo grazie anche a professionisti in loco che con le loro Associazioni, teatrali e musicali si sono adoperati affinché anche il capoluogo del Mugello, che ha la fortuna di avere un piccolo gioiello come il teatro Giotto, potesse raggiungere uno zenith culturale non di poco conto; tutt’altro. Scritto questo, la prima cosa che ci viene nella penna, è che gli applausi al termine di questa rappresentazione teatrale del compositore Henry Purcell (che fu rappresentata a Chelsea - Londra - nel 1689) non terminavano mai. Anche quando nel foyer gli spettatori attendevano l’uscita dei componenti di tutto il complesso coristico ed orchestrale. Davvero incredibile. Dunque la sesta stagione Lirico- Sinfonica di Borgo San Lorenzo è finita col botto. Alto infatti era l'obiettivo che il Maestro Andrea Sardi e il Direttore Daniele Parpagnoli si erano posti: un progetto didattico con rappresentazione mattutina per le Scuole, seguita dalla serale per la cittadinanza, di un' Opera altamente significativa: la "Dido and Aeneas" di Henry Purcell, il lavoro più importante del barocco inglese operistico. Il progetto, iniziato mesi fa nelle scuole con delle ore di laboratorio (tenute da Marta Manetti, Matteo Cecchini e Ansdrea Sardi) ha visto la sua realizzazione la mattina di giovedì 9, in un Teatro Giotto gremito di alunni della primaria e secondaria; che hanno seguito il non facile lavoro con attenzione fino ad esplodere cantando insieme al Coro una delle parti più belle. La sera è stata la volta della messa in scena per il pubblico  adulto, rapito dalla triste vicenda della bella Regina interpretata da una Veronica Senserini (da brividi  specialmente nella famosa ultima Aria). Bravi anche gli altri interpreti e la Corale Santa Cecilia, sempre all'altezza in tutte le situazioni. Brava l'orchestra diretta con professionalità sempre crescente dal Mo. Andrea Sardi. Maestro al Clavicembo una Marilisa Cantini che per una volta ha lasciato l'organo per cimentarsi con successo in questa per lei nuova esperienza. Affinché ne resti testimonianza ecco la composizione della Corale Santa Cecilia 1909. Soprani: Elisabetta Barletti, Roberta Federico, Lisetta Lucherini, Maria Margheri, Mirjam Mie, Letizia Mocali, Eura Pasi, Paola Paoli, Viola Pasquali, Paola Pini, Rossana Tagliaferri, Simona Taglieri, Monika Tigges. Alti: Barbara Baldi Conti, Daria Ballerini, Silvia Bartolini, Sara Boni, Simonetta Chiappini, Laura Corti, Arpina D’Agostino, Cosima Infante, Marta Landi, Elisabetta La Porta, Tania Maffei, Silvia Notaro, Nadia Picco, Inga Saulle, Anne Zimmerman. Tenori: Giuseppe Cioni, Franco Faini, Moreno Fontani, Stefano Marzini, Enrico Ricci, Andrea Righini, Luca Saulle, Alessandro Senatori Bassi Giacomo Dominici, Pietro Dreoni, Bernardo Mercatali, Antonio Parigi, Daniele Parpagnoli, Martino Pinzauti, Alessandro Puliti, Lorenzo Puliti, Leonardo Ravalli, Lucio Sprio. Orchestra Mugello Musica; prime parti. Violini I: Paolo Del Lungo, Sara Mrlie, Giacomo Nesi, Alice Zanolla, Ingrida Zibaite. Violini II: Kevin Mucaj, Anna Laura Malpelo, Elisa Mori, Neri Grassini. Viole: Lida Rodriguez, Aurora Arcudi, Victoria Vignozzi; Violoncelli Iacopo Luciani, Erika Italiani; Contrabbasso Riccardo Ragno Regia Matteo Cecchini; Costumi: Marta Manetti e Scuola di Ricamo di Borgo San Lorenzo Maestro al cembalo Marilisa Cantini. Direttore Andrea Sardi. Presidente della Corale “Santa Cecilia 1909” Daniele Parpagnoli. (Foto Bernardo Baluganti – Borgo san Lorenzo)

 

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