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Disabile bloccato in carrozzina a Firenze: “Ignorato da tutti, l’assistenza non c’è”

La carrozzina elettrica si guasta in pieno centro: nessun aiuto concreto, solo indifferenza e promesse mancate

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Marco Becattini Marco Becattini © MB
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Disabile bloccato a Firenze: “Mi guardavano e passavano oltre, come fossi invisibile”. Un episodio che solleva interrogativi profondi sulla solidarietà sociale e sull’efficienza dei servizi di assistenza alle persone con disabilità. È quanto accaduto martedì scorso a Marco Becattini, cittadino fiorentino, rimasto bloccato in carrozzina elettrica tra via Alamanni e le scalette della stazione di Santa Maria Novella.

La carrozzina si spegne, l’uomo resta isolato in strada

Tutto è iniziato con un guasto improvviso: «Non capisco nemmeno perché si sia spenta», racconta l’uomo, visibilmente scosso. Senza possibilità di ripartire e senza ricevere aiuto concreto, Marco si è trovato in una situazione di completa solitudine.

“Sembrava fossi invisibile”: l’indifferenza dei passanti

Nonostante la sua evidente difficoltà, la maggior parte dei passanti ha preferito ignorare la scena. «La gente mi passava accanto come se non ci fossi», denuncia. Una sola persona si è fermata, ma ha chiesto denaro in cambio dell’aiuto, suscitando la diffidenza del signor Becattini: «Meglio fare da soli, non mi fidavo».

Assistenza pubblica assente: “Il 113 e il 118 non hanno potuto aiutarmi”

I tentativi di ottenere supporto dalle autorità si sono rivelati infruttuosi. La telefonata al 113 non ha prodotto risultati, mentre il 118 ha dichiarato di poter intervenire solo in caso di emergenza sanitaria. «Non stavo male, avevo bisogno solo di un mezzo attrezzato per tornare a casa», spiega.

Becattini solleva un problema strutturale: manca un servizio dedicato al soccorso delle persone con disabilità motoria in situazioni non sanitarie. «Perché la Misericordia, la Croce Rossa o le Fratellanze non offrono questo tipo di aiuto?», si chiede.

Un aiuto tardivo e il rammarico per una città che non ascolta

La vicenda si è conclusa positivamente solo grazie all’intervento di un’amica e all’ingegno dello stesso Marco, che è riuscito a far ripartire la carrozzina. Ma il senso di abbandono resta: «Non so se un altro nella mia situazione se la caverebbe come me. Questo mi fa riflettere sulla società in cui viviamo».

Firenze e l’inclusione: un appello per più attenzione e umanità

La riflessione finale è un grido d’allarme per Firenze e per l’Italia intera: «Cosa sta diventando il cittadino fiorentino? E il popolo italiano?». Becattini chiede più attenzione per le persone con disabilità e per gli anziani, spesso invisibili nel tessuto urbano: «Serve più sicurezza, più ascolto. Questa città rischia di essere abbandonata a se stessa».

 

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