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Diserbanti nocivi a Scarperia? Ferrini risponde a Modi

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Diserbanti nocivi a Scarperia? Ferrini risponde a Modi Diserbanti nocivi a Scarperia? Ferrini risponde a Modi © n.c.
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Dal gruppo consiliare Comunista di Scarperia riceviamo e pubblichiamo quanto segue. La replica a quanto affermato sulla stampa dall'assessore Modi in merito alla richiesta di Rifondazione di controlli per il sospetto uso di diserbanti nocivi nei campi della zona: (per leggere l'articolo di richiesta clicca qui)

Nel Galletto del 19 Giugno a pag. 8, c’è un’articolo dell’assessore all’ambiente di Scarperia, che “getta diserbante tossico” contro la  iniziativa di questo gruppo consiliare, di segnalare in Sede di Comunicazioni, delle richieste di chiarimento che alcuni cittadini ci avevano rivolto, e di avere considerato inadeguate nella forma e nella sostanza le risposte avute dalla Giunta, e di avere quindi richiesto un intervento della ASL.

 

A parte il merito della  vicenda, ci sono alcune questioni che considero di principio che scaturiscono oggettivamente dalla lettera del neo-Assessore. Le questioni di principio che non riguardano solo il nostro Gruppo sono almeno 4:

1 - Secondo il nostro assessore le comunicazioni in Sede di Consiglio Comunale non sono formali richieste di intervento, invece a nostro avviso sono  comunicazioni e richieste ufficiali, che fanno parte degli atti, quindi esattamente il contrario  di quanto sostenuto da Modi (Se sono inutili ed ininfluenti a cosa serve fare delle comunicazioni?) dobbiamo chiarire questo aspetto per sapere come comportarci in futuro, anche perché  abbiamo ricevuto altre richieste di chiarimento.

2 - Se i controlli in generale si effettuano, richiedendo informazioni agli eventuali contravventori, che controlli sono? Il tema è di principio perché già la Tav Controllava e controlla se stessa, l’autodromo controlla se stesso per il rumore, la Telecom controlla le emissioni dei ripetitori, le fabbriche controllano se stesse per  le sostanze nocive, le ditte farmaceutiche e chimiche controllano se stesse, le discariche  le controllano i gestori, gli alimenti li controllano i produttori e distributori, le RSA controllano come si trattano gli anziani nei ricoveri ,solo  pubbliacqua può  controllare  la qualità dell’acqua che immette  negli acquedotti,   ecc. ecc. Allora con questa impostazione, che ha ben poco di “ culturale”, ed ancora meno di connotazione progressista, si possono chiudere OAL o Arpat, e tutte le funzioni  di controllo della ASL,  oppure le teniamo li per quando servono a qualcuno, che non sia un comune cittadino.

3 - Se rivendicare un controllo da una struttura terza e preposta a ciò, è interpretato come  un gesto di attacco e di discredito ad una categoria professionale, anzi ancora peggio, chiedere l’intervento di chi è preposto a farlo, rappresenta, per questo nostro assessore, fomentare allarmismi, in modo irresponsabile, credo che si sia superato il limite della decenza, non dico della politica, perché  posizioni simili  credo che non hanno niente a che fare con la politica.

4 - Per avere legittimità una richiesta di un controllo della ASL o dell’ARPAT, occorrerebbe  secondo  il ns. assessore  “il supporto dei necessari elementi che possono comprovare l’uso illecito di sostanze nocive”, in pratica dobbiamo presentarci con una intossicazione conclamata, o con delle analisi già effettuate, per chiedere che vengano fatte analisi di controllo?

Considerate tutte le attenuanti possibili, dovute alla inesperienza,  alla non conoscenza, alla buona fede dell’assessore Modi, già riscontrata tra l’altro in occasione della vicenda San Pellegrino - Nestlè, non possiamo però come gruppo Consiliare accettare un elenco così grave di sciocchezze, che ci preoccupa  particolarmente, soprattutto quando leggendo la lettera sul Galletto, ne abbiamo ricavato l’impressione del tutto soggettiva, (e ci auguriamo di sbagliare) che non sia tutta farina dell’Assessore Modi. Quindi ho chiesto al Sindaco Ignesti una riunione urgente di tutti i capi Gruppo e dei Presidenti di Commissione, anche per riportare il confronto istituzionale all’interno di parametri accettabili di buon senso e ragionevolezza, nell’interesse della collettività.

Scarperia 19 Giugno 2010
Mauro Ferrini
Gruppo Comunista  Comune di Scarperia

 

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