17 MAR 2025
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Festa della Toscana. Premio alla 'Casa accoglienza Scarperia', storia

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Festa della Toscana. Premio alla 'Casa accoglienza Scarperia', storia Festa della Toscana. Premio alla 'Casa accoglienza Scarperia', storia © n.c.
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Dal 1993 la Casa di Accoglienza ha ospitato 97 persone per periodi massimi di 12 mesi. E giovedì 28 novembre si terrà presso il Palazzo dei Vicari a Scarperia (alle 17.30) una cerimonia in occasione della Festa della Toscana.

Il tema di quest’anno è “Una comunità: le mille voci della Toscana” e in questo contesto l’Amministrazione comunale di Scarperia ha deciso di conferire riconoscimenti oltre che al Terz’Ordine francescano, anche alla Casa di Accoglienza per aver curato in tanti anni integrazione e convivenza fra i tanti e diversi cittadini che popolano la nostra comunità.

Qui sotto, a cura dei responsabili della Casa di Accoglienza, trovate una breve sintesi delle attività della struttura; che proprio quest’anno è arrivata al ventesimo anno di attività.

Relazione attività 1993-2013

 1. L’inizio delle attività, le sedi.

La Casa d’accoglienza di Scarperia è stata inaugurata domenica 11 aprile 1993 allo scopo di fornire prima assistenza e accompagnamento all’autonomia a donne e minori in difficoltà. Sua prima sede, con ingresso al numero 22 di via San Martino e disponibilità di otto posti, fu una porzione ampia dei locali dell’ex-convento agostiniano allora interamente adibita ad abitazione del proposto della Parrocchia di Scarperia. La Casa d’accoglienza nacque dalla collaborazione fra il parroco di allora, don Tommaso Pizzilli, e un gruppo di giovani volontari che si preoccuparono di aiutare a reperire i fondi necessari ai lavori di ristrutturazione dei locali e di dare concretamente avvio alle attività con la formazione di un primo comitato di gestione della Casa.

Fino al 2007 i volontari della Casa hanno anche gestito due appartamenti riservati alla seconda accoglienza (entrambi ricavati dai locali parrocchiali), nel tentativo di costruire percorsi graduali verso l’autonomia per nuclei familiari in difficoltà a cui servisse superare la prima accoglienza ma che non fossero ancora economicamente in grado di affrontare il mercato degli affitti.

Dal giugno 2009, a causa la chiusura dei locali di via San Martino 22 per la generale ristrutturazione dell’intero ex-convento, le attività della Casa si sono provvisoriamente trasferite presso un appartamento privato al n° 122 di via Roma (secondo piano) in attesa di trovare una nuova sede (la disponibilità attuale è di 3 posti). La Parrocchia di Scarperia compartecipa da allora alla gestione della Casa sostenendo le spese necessarie per mantenere attive le utenze e i servizi (luce, gas etc.).

 2. L’accoglienza.

La Casa è aperta tutto l’anno e dal 1993 ad oggi non ha mai osservato periodi di chiusura. Ha ospitato finora 97 persone: 52 donne e 45 bambini provenienti da Italia (23), Albania (22), Romania (19), Somalia (11), Marocco (5), Bosnia (3), Capo Verde (3), Iraq (3), Eritrea (2), Perù (2), Ucraina (2), Argentina (1) e Polonia (1). Fra questi sono 12 gli ospiti che dal 2009 ad oggi hanno trovato alloggio nella sede di via Roma. La permanenza media per ciascun ospite è stata di circa 10 mesi, a fronte di una permanenza massima presso la Casa stabilita in mesi 12.

Fin dal momento della prima accoglienza i volontari della Casa, d’intesa coi servizi sociali interessati, mirano a stabilire con l’ospite un piano d’inserimento (o reinserimento) che di solito prevede protezione (se necessaria), iscrizione a scuola per i minori, aiuto nel sostentamento quotidiano e sostegno nella qualificazione professionale, nella ricerca di lavoro e di una nuova abitazione. L’aiuto fornito dalla Casa e dai suoi volontari ha garantito agli ospiti in un buon numero di casi la concreta possibilità di stabilirsi autonomamente uscendo il più rapidamente possibile dalla condizione di assistiti. Non poche persone passate dalla Casa d’Accoglienza vivono oggi in piena autonomia nel Comune di Scarperia o nei suoi dintorni. Con gli stessi obiettivi, nel corso degli anni, la Casa ha sostenuto e realizzato, oltre 30 progetti di regolarizzazione e vari altri progetti di rimpatrio e di espatrio. Per facilitare tali progetti si svolgono presso la Casa anche piccoli corsi di prima alfabetizzazione in lingua italiana e, quando necessario, brevi corsi di sostegno scolastico per minori.

 

3. I volontari.

Il Comitato di gestione della Casa d’accoglienza è composto da persone che svolgono attività di ascolto, di aiuto, di accompagnamento e di sostegno a carattere puramente volontario ed è aperto a chiunque abbia desiderio di impegnarsi e dare il proprio contributo in armonia con le specifiche finalità della Casa. I volontari attualmente in attività sono 12. Due sono stati finora i responsabili e coordinatori delle attività del Comitato: Fabio Grazzini, rimasto in carica dal 1993 al 1995, e Giuseppe Marrani dal 1995 ad oggi.

 

4. Finanziamento delle attività e collaborazioni.

La Casa d’Accoglienza di Scarperia opera in assoluta autonomia e senza convenzioni con Enti pubblici o privati. Si finanzia, grazie anche alla Parrocchia di Scarperia, promuovendo iniziative di solidarietà e accettando i liberi contributi e aiuti che i privati cittadini e le associazioni o le aziende del territorio le hanno con generosità assicurato in tutti questi anni.

Nello sforzo di prevenire al massimo le situazioni di disagio sul territorio, la Casa, oltre a cercare costantemente l’intesa coi servizi sociali, ha attivato una collaborazione con il “Villaggio La Brocchi”, con la Casa di prima accoglienza “Madre dei Semplici” a Senni, con l’Associazione Progetto Accoglienza di Borgo S. Lorenzo (che gestisce le due strutture sopra nominate), con il centro d’ascolto «Il Punto» della Misericordia di Scarperia, con il Rifugio Frate Jacopa gestito dal Terz’Ordine Francescano e con molte altre associazioni della zona che sono stabilmente impegnate nel settore sociale, così da attivare progetti di sostegno anche al di fuori dell’accoglienza vera e propria.

In questo quadro si colloca il sostegno a non poche famiglie italiane e straniere che attraversino periodi di difficoltà, siano state o no ospiti della Casa di Accoglienza. I volontari della Casa hanno infatti allargato per quanto possibile il proprio impegno distribuendo mensilmente per molti anni pacchi alimentari e facendo consulenza per facilitare il disbrigo di pratiche burocratiche, in maniera particolare per i complessi iter che i cittadini stranieri dovevano e devono affrontare (talvolta assieme ai propri datori di lavoro) per l’ottenimento e il rinnovo dei permessi di soggiorno.

A livello provinciale, la partecipazione della Casa alla Conferenza Provinciale sull’Immigrazione, ha permesso nella seconda metà degli anni ’90 di riflettere sulle politiche d’accoglienza della Provincia fiorentina e di creare iniziative per:

- formare volontari all’ascolto, e informarli sulla legislazione sociale in genere

- promuovere la creazione di centri di seconda accoglienza in cui la partecipazione attiva dell’ospite alla gestione costituisca un gradino ulteriore verso l’autonomia e l’integrazione, evitando la compressione al basso di molte e assai diversificate situazioni di disagio relegate normalmente all’emergenza

- realizzare (dicembre 2001) l’Agenzia Casa per il Mugello che sta tuttora svolgendo funzioni di garante ed intermediario fra l’inaccessibile mercato della casa e le fasce sociali più deboli.

La Casa d’Accoglienza è iscritta all’Albo delle Associazioni no-profit del Comune di Scarperia e ha partecipato, fin quando son state presenti, alle attività della locale Consulta per il volontariato.

per il Comitato di Gestione

Giuseppe Marrani

 

 

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