multe sparite © Ok!News24
I fiorentini, i senesi e i grossetani sono i guidatori più multati in Toscana. Il dato emerge dall’analisi congiunta di Facile.it e Assicurazione.it, che ha esaminato i rendiconti dei proventi delle violazioni del Codice della Strada pubblicati dalle città capoluogo di provincia toscane.
Nel 2022, Firenze ha incassato i maggiori proventi derivanti da sanzioni legate all'accertamento delle violazioni al Codice della Strada. La città ha raccolto poco meno di 47 milioni di euro, posizionandosi al terzo posto a livello nazionale, dopo Milano e Roma. Seguono Grosseto (8,5 milioni di euro) e Livorno (6,5 milioni di euro).
La classifica delle città capoluogo di provincia toscane per importo complessivo incassato da violazioni del Codice della Strada è la seguente:
- Firenze (46,8 milioni di euro)
- Grosseto (8,5 milioni di euro)
- Livorno (6,5 milioni di euro)
- Lucca (1,46 milioni di euro)
- Massa (1,48 milioni di euro)
- Siena (1,38 milioni di euro)
- Pisa (1,29 milioni di euro)
- Prato (1,26 milioni di euro)
- Arezzo (1,14 milioni di euro)
- Pistoia (1,08 milioni di euro)
Quando si rapportano le somme incassate con il numero di autovetture e motocicli iscritti nei registri della motorizzazione, la classifica toscana cambia. Firenze rimane comunque al primo posto, seguita da Siena e Grosseto.
La classifica delle città capoluogo di provincia toscane per “spesa pro capite” per multe legate alle violazioni del Codice della Strada è la seguente:
- Firenze (170 euro)
- Siena (128 euro)
- Grosseto (126 euro)
- Pistoia (72 euro)
- Pisa (69 euro)
- Livorno (49 euro)
- Arezzo (45 euro)
- Prato (44 euro)
- Massa (26 euro)
- Lucca (20 euro)
Limitando l’analisi ai soli proventi derivanti da violazioni ai limiti massimi di velocità, emerge che tra le città capoluogo toscane quella con i maggiori incassi è ancora una volta Firenze (23 milioni di euro nel 2022). Secondo posto ancora per Grosseto (5 milioni di euro), mentre al terzo si classifica Siena (quasi 1,8 milioni di euro). Complessivamente, le città capoluogo di provincia toscane hanno incassato, nel 2022, quasi 33 milioni di euro provenienti da violazioni dei limiti massimi di velocità.
«Non tutti sanno che violare il Codice della Strada, oltre ad essere estremamente pericoloso, può avere un impatto negativo anche sul premio RC auto dell’assicurato», spiega Andrea Ghizzoni, assicuratore.
«Alcune compagnie assicurative, nel valutare il profilo dell’automobilista, tengono conto non solo della classe di merito, ma anche del saldo punti della patente e del rispetto del codice della strada da parte dell’assicurato negli anni precedenti alla stipula della polizza. Ad esempio, aver subito una sospensione della patente oppure aver ricevuto multe per guida in stato di ebbrezza può essere visto come il segnale di un atteggiamento poco prudente al volante e questo potrebbe spingere la compagnia ad aumentare il prezzo dell’Rc auto».


