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Mentre Firenze perde al Tar e Barcellona insorge gli affitti schizzano alle stelle

Un problema gravissimo che la nuova amministrazione deve saper gestire.

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No agli affitti brevi No agli affitti brevi © OkNews24
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Partiamo da un'indagine che ha preso in esame 79.043 proprietà analizzate in 28 città europee in 12 Paesi, il cui 97% era arredato e il 60% includeva le bollette.
Nella ricerca sono state incluse anche cinque tra le maggiori città italiane: Roma, Milano, Bologna, Firenze, Torino, ognuna con le sue peculiarità.
Fra i dati più interessanti dell'indagine dell'International Rent Index di HousingAnywhere per il secondo trimestre del 2024 si mostra come sono le città italiane e spagnole a guadagnare maggiore terreno per gli aumenti annuali di prezzo, mentre le città olandesi e tedesche registrano gli affitti più alti in termini assoluti.

L’aumento annuo dei prezzi di affitto in 28 città europee è del 4,2% per gli appartamenti, del 3,5% per le stanze e del 5,4% per i monolocali.
Roma la seconda città più costosa in Europa per gli appartamenti (2.100 euro), e registra un rialzo record anche per le stanze (+19% rispetto al 2023 - 620 euro) insieme a Bologna (+18% - 650 euro)
Crescono anche Firenze (che arriva a 1,800 euro per un appartamento) e Torino, ma il capoluogo piemontese rimane il più economico in Italia, con “soli” 1,000 euro per un appartamento.
In controtendenza Milano, che abbassa sensibilmente i suoi prezzi, ma rimangono comunque elevati (fino a 1,710 euro per un appartamento).

In questo scenario catastrofico per i residenti e che fa gioire chi affitta ecco il Tar che boccia Firenze.
Sul tema interviene la politica e le associazioni. Il primo a dire la sua Dmitrij Palagi consigliere comunale di  Sinistra Progetto Comune:  "Nardella ormai a Bruxelles e una sentenza che chiarisce le responsabilità della politica. Non serve a nulla dire "lo avevamo detto". Evidentemente dovevamo essere più efficaci come gruppo di opposizione, nel chiarire la responsabilità politica che il Pd si è assunto nel togliere dal nuovo Piano Operativo gli strumenti scelti per normare gli affitti brevi, che avevamo chiesto di estendere a tutta la Città.
Ricordiamo bene come è andata. Un teatrino tra vecchio e nuovo testo, con emendamenti, auto emendamenti e polemiche tutte interne al centrosinistra. In sostanza la questione è stata affidata ai tribunali e il TAR dice: "non sta a noi sostituirci al Comune.
Nardella chiederà scusa? O ormai è a Bruxelles? Non c'era assessorato all'urbanistica assegnato in quei mesi e ancora non c'è la nuova Giunta. In fondo però delle scuse la Città se ne fa poco, anche perché già lo vediamo il PD vantarsi di aver vinto le elezioni.
Il testo però del TAR è chiaro. La pianificazione urbanistica richiede scelte univoche e complessive. Non riguarda solo l'urbanistica, aggiungiamo noi. Azioni contraddittorie, indecise, confuse e parziali non aiutano le persone.
Ribadiamo quanto affermato ieri. Occorre: prevedere una norma valida per tutta la Città a livello comunale, ottenendo rapidamente in Regione modifiche normative alla legge 65/2014, magari seguendo la traccia di quelle presentate dal Sunia con l’associazione Progetto Firenze. Rapidamente occorre anche impugnare il decreto "salva casa" per tutelare le possibilità di azione degli enti locali.
Cara Sindaca, ci vediamo in aula martedì. Per quanto lei sia stata parte organica della Giunta Nardella, auspichiamo che l'impegno preso in campagna elettorale a far di più e meglio venga davvero mantenuto.


Gioiscono le associazioni per la sconfitta dell'ex sindaco. “La sentenza del Tar sulla delibera contro gli affitti brevi voluta dall’ex sindaco di Firenze Nardella segna la netta vittoria degli imprenditori e di tanti cittadini, con una sconfitta e una figuraccia storica di Palazzo Vecchio. Noi siamo contenti, ma speriamo che il Comune impari la lezione e la smetta con dannosi provvedimenti spot”.  A dirlo è Lorenzo Fagnoni, presidente di Property Managers Italia.
“La sentenza del Tar – dice Fagnoni - è la dimostrazione che, come sosteniamo da mesi, la delibera voluta da Nardella era solo una manovra pubblicitaria che a tutti gli altri, e non solo a noi imprenditori, ha fatto solo danni. La delibera non solo non ha raggiunto l'obiettivo di abbassare i prezzi delle locazioni lunghe, ma ha anche danneggiato molti fiorentini proprietari di seconde case di famiglia. Coloro che volevano vendere o affittare a breve termine quest'anno hanno subito gravi conseguenze dall’azzardo dell’ex sindaco. E intanto la domanda di affitti resta altissima a causa del caro mutui e del caro vita.
Ora ci auguriamo che la nuova sindaca Sara Funaro si fermi a riflettere prima di fare ricorsi e controricorsi
– spiega Fagnoni -. Non è tartassando i privati che si risolve il problema dei costi delle locazioni lunghe. Servono incentivi fiscali per i proprietari di case che fanno locazioni lunghe e tutele per i casi di morosità. Per ridurre i prezzi degli affitti non turistici, bisogna costruire nuovi immobili, rigenerare quelli abbandonati destinandoli ad abitazioni e usando spazi pubblici allo stesso scopo, penso ad esempio a Sant’Orsola.
Il messaggio che questa sentenza consegna alla sindaca Funaro è chiaro
è l'ora di cambiare approccio e affrontare l'emergenza abitativa a Firenze con gli strumenti della pianificazione urbanistica, non con i divieti contro la proprietà privata" conclude Fagnoni.

“La decisione del TAR  è una buona notizia per le famiglie fiorentine - dichiarano da Airbnb - che vorrebbero condividere le loro case per far quadrare il bilancio familiare. Airbnb rappresenta un sostegno per migliaia di italiani: un terzo degli host afferma che il reddito extra li aiuta a mantenere i propri immobili e a contrastare il crescente costo della vita. Riconosciamo tuttavia le sfide che i centri storici di città d’arte come Firenze si trovano ad affrontare; per questo rinnoviamo la nostra disponibilità a collaborare a norme efficaci, anche attraverso un nuovo quadro legislativo di riferimento.”

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