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Andrea Asciuti (Lega Salvini Firenze): “Nuovo digiuno per riaprire e ripartire”

Una protesta simbolica per chiedere la fine del lochkdown. Si svolgerà davanti a Palazzo Vecchio dalle 8 alle 22 di sabato 27 marzo e dalle 8 alle 20 di domenica 28 marzo.

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Andrea Asciuti Andrea Asciuti © comune di Firenze
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Ancora due giorni a pane e acqua per il consigliere comunale della Lega Andrea Asciuti che intende così simbolicamente appoggiare le categorie economiche penalizzare, a un anno dall'iniio della pandemia.

“Dopo un anno dovrebbe essere chiaro che l’ideologia del lockdown è inutile, anzi dannosa: non sconfigge l’epidemia, mentre uccide l’economia e sconvolge le nostre vite. Salute ed economia – spiega  – non vanno contrapposte, privilegiando l’una o l’altra. Al contrario, la nostra salute (fisica e psichica) è strettamente connessa con l’economia, e perciò o si salvano insieme o si rovinano insieme. Bisogna invertire la marcia, dobbiamo liberarci da questa cappa ideologica e comprendere che non esiste un’unica strategia, quella di imprigionarci in casa. Il Covid non è l’unico Male e non è neppure il più grande Male, se non lo comprendiamo in fretta l’Italia morirà. Numerosi e peggiori Mali incombono sul nostro futuro, e saranno questi ad ucciderci tutti quanti.

Con l’emergenza sanitaria si sono ritrovati senza lavoro e senza aiuti tanti cittadini. E in tanti sono stati costretti a frugare nei cassetti e a vendere i gioielli. Da quando è scoppiata la pandemia sono raddoppiati i nuovi poveri, persone che prima avevano un impiego e un’attività e ora si ritrovano senza nulla e sono costretti a vendere quel che hanno: i preziosi, l’argenteria, addirittura la macchina. Quello che fa riflettere è che la maggior parte delle persone costrette a vendere i propri ricordi sono nuclei familiari che fino a oggi non avevano mai avuto nessun tipo di difficoltà. Ma che ora, con gli aiuti che non arrivano, i genitori che hanno esaurito i risparmi e i prestiti inaccessibili, non ce la fanno più. Dalla fine del primo lockdown sono aumentati i fiorentini che si rivolgono agli sportelli dei compro-oro. Uomini e donne che cercano di monetizzare i ricordi di una vita. Secondo il Codacons, il fenomeno è cresciuto del 50% rispetto al pre-Covid.

Per dare un segnale forte, ho deciso di compiere nuovamente un gesto simbolico: un digiuno a pane e acqua sabato 27 marzo dalle 8 alle 22 e domenica 28 marzo dalle 8 alle 20, accanto a Palazzo Vecchio, il Palazzo del Potere che sono abituato a frequentare in quanto consigliere comunale. Un gesto con valore propositivo: si può e si deve riaprire con sicurezza. Sì alla salute e sì all’economia, basta con le false contrapposizioni. Il mio appello – conclude Andrea Asciuti – è rivolto all’amministrazione comunale fiorentina, affinché si faccia ambasciatrice, presso il Governo, dell’esigenza improrogabile di riaprire tutte le attività. Ripartiamo, insieme, prima che sia troppo tardi!”.

 

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