27 APR 2025
OK!Firenze

Coronavirus: i due turisti di Roma erano passati da Firenze.

Attivata una task force regionale per il corornavirus. Il parere del dottor Danilo Tacconi, Direttore UOC Malattie infettive, Arezzo, Asl Toscana sud est

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Coronavirus Coronavirus © wikipedia
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La notizia che i due cittadini cinesi che sono stati ricoverati allo Spallanzani di Roma hanno sostato due giorni a Firenze ha reso necessaria l’attivazione della task force che è permanentemente attiva ed è coordinata da Emanuela Balocchini, dirigente del settore prevenzione collettiva della Regione.

Della task force fanno parte le direzioni sanitarie delle aziende, le competenze di laboratorio, l'organizzazione del 118 e la componente sanitaria della Protezione civile, l'Ars (Agenzia regionale di sanità), l'igiene pubblica, la rappresentanza di medici di medicina generale e pediatri, un rappresentante delle terapie intensive, malattie infettive, pronto soccorso, servizio prevenzione e protezione, e una componente delle professioni sanitarie, a cui si affiancano le competenze regionali dei settori ospedaliero e territoriale e quello della comunicazione e ufficio stampa.
Contatto stretto e continuo con Prefetture, sindaci, il console generale della Repubblica Popolare Cinese a Firenze Wang Wengang, per monitorare costantemente la situazione e mettere in atto tutte le iniziative che si dovessero rendere necessarie.

Sul sito Regione si trovano intanto tutte le informazioni necessarie e il link utili per capire meglio cosa sta accadendo.
Il Dottor Danilo Tacconi, Direttore UOC Malattie infettive, Arezzo, Asl Toscana sud est a, a proposito del virus cinese dichiara:

"Consideriamo innanzi tutto ad oggi la mortalità stimata sui numeri forniti risulta di circa il 2%, che probabilmente è più bassa in quanto è possibile una sottostima delle persone contagiate in Cina. Ad oggi risulta una letalità molto più bassa rispetto ad altre due sindromi infettive sempre da Coronavirus come la Sars o la Mers che rispettivamente hanno avuto il 10 e il 30% circa.
In Italia sono stati diagnosticati ad oggi due casi isolati, quindi non si può parlare di epidemia e oltre tutto sempre ad oggi non si registrano casi secondari, cioè di trasmissione diretta avvenuta nel nostro paese.
I sintomi sono prevalentemente respiratori: tosse, mal di gola, raffreddore e febbre, con intensità variabili come avviene anche nelle forme influenzali. Talvolta si complica, come fanno anche analoghi Coronavirus o la stessa influenza con la polmonite e la progressiva insufficienza respiratoria.
La trasmissione avviene attraverso le goccioline respiratorie emesse con tosse e starnuti a non più di 1-1,5 metri di distanza dalla persona ammalata, proprio perché il rischio reale di trasmissione si verifica con persone sintomatiche.Nel caso specifico dei due turisti ricoverati allo Spallanzani appena hanno avuto i sintomi sono state seguite tutte le procedure.
E’ improbabile che possano aver contagiato altre persone nelle varie città visitate perché il virus si trasmette solo con un contatto molto ravvicinato (“contatto stretto”), con il quale si intende secondo le indicazioni ministeriali:

  • Esposizione dovuta ad assistenza sanitaria, compresa assistenza diretta a pazienti affetti da nCoV, lavorare con operatori sanitari infettati da nCoV, visitare pazienti o permanere nello stesso ambiente di un paziente con nCoV.
  • Lavorare a stretto contatto o condividere la stessa classe con un paziente con nCoV
  • Viaggiare con un paziente con nCoV, con qualsiasi mezzo di trasporto.
  • Vivere nella stessa casa di un paziente con nCoV.
  • Rimane fondamentale, per la riduzione del rischio di trasmissione, l’attuazione scrupolosa di due gesti importanti: coprirsi la bocca quando si tossisce o starnutisce e l’igiene delle mani (quest’ultima fondamentale anche per la prevenzione di altre importanti infezioni)

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