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Buon compleanno al primo quotidiano italiano

La Nazione compie oggi 162. Il primo quotidiano italiano e quella voglia di unità del Barone Bettino Ricasoli.

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la prima copia la prima copia © n.c.
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Il locomotore a carbone stava iniziando a stupire il mondo, in Italia da pochi anni c'erano i treni, la corrente elettrica non era stata ancora inventata e l'Italia fremeva dai moti rivoluzionari e la vvoglia di unità.

In questo scenario a Firenze, dopo che si era diffusa la notizia dell'armistizio di Villafranca che poneva fine alla seconda guerra d'indipendenza, venne l'ide di creare un nuovo giornale.
L'ultimo granduca Leopoldo II aveva lasciatot la città da poco più di due mesi e a Firenze si era insediato il governo provvisisorio di Bettino Ricasoli.
Due giorni dopo l'armistizio fra Napoleone III e Francesco Giuseppe il Ricasoli convocò nel suo gabinetto di Palazzo Vecchio Carllo Fenzi, Piero Puccioni e Leopoldo Cempini. Tre patrioti che già appena fuggito il granduca avevano proposto al Ricasoli l'idea di dar vita ad un nuovo quotidiano per a città di Firenze.

Durante l'incontro il Barone di Ferro spiegò ai tre qual'era la situazione politica che si era venuta a creare con l'armistizio ribaddendo però la sua ferma volontà di andare avanti nel sogno di una riunificazxione dell'Italia intera.

 "Lor signori mi chiesero di fondare un giornale politico: rifiutai: oggi concedo: ma ad un patto: che domani e nelle prime ore del mattino il giornale venga in luce." dichiarò Ricasoli.
A loro si unì Alessandro d'Ancona e come tipografia fu scelta quella di Gaspero barbera con sede n via Faenza. Alle una di notte i testi di tutti gli articoli erano già scritti e alle cinque del mattino Ricasoli aveva dato l'approvazione al "numero zero" del nuovo quotidiano che uscì la mattina.

La Nazione, un nome che racchiudeva il sogno del Barone uscì così nel suo primo numero in formato tabloid il 13 luglio 1859. Il primo vero numero uscì alcuni giorni dopo (18 luglio) e il primo direttore fù Leopoldo Campini, uno dei tre fondatori, che rimase in carica fino al 9 agosto 1859.

La Nazione è il primo quotidiano italiano e anche se giornali come La Gazzetta di Parma, La Gazzetta di Mantova o altre ancora sobo più antiche de La Nazione va sottolineato che s9olo il quqotidiano partorito da Bettino Ricasoli nasce subito come quotidiano politico, ed è il primo del genere.
Le citate 'gazzette' erano inizialmente periodici, divenuti solo più tardi quotidiani. Inoltre fino alle annessioni del 1859-60, esistendo solo in Piemonte la libertà di stampa, le 'gazzette' al pari dei 'monitori' avevano negli altri stati carattere di bollettini ufficiali, con articoli non firmati e notizie dall’estero più che dall’interno, proprio per non alimentare alcuna forma di dibattito.

Bettino Ricasoli volle invece fin da subito La Nazione come quotidiano politico moderno che agiva in modo diverso dal semplice riportare ilbollettino delle notizie ufficiali del governo e dell’amministrazione. 

Auguri La Nazione!

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