15 MAR 2025
OK!Firenze

Cannabis light. Il commento dei produttori fiorentini

In questo articolo l'opinione ed il punto di vista dei produttori fiorentini di cannabis light, di fronte alle incertezze della crisi economica, al decreto ristori, alle proposte di legge (come quella del M5S) e altro

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Sta facendo discutere, e non poco, la proposta di emendamento al DL Ristori avanzata dal Movimento 5 Stelle per regolamentare l'intera filiera della canapa in Italia. La proposta intende normare la situazione italiana e contiene precise indicazioni per la liberalizzazione della cannabis light con bassissimo tenore di THC - il principio psicotropo presente nella pianta, che nella ‘light’ è al di sotto dello 0,5%.

Da un lato si è alzato unanime il coro dell’opposizione di governo. Parlamentari che non capiscono come questa iniziativa possa integrarsi in un decreto che introduce misure urgenti per la tutela della salute e il sostegno ai lavoratori e ai settori produttivi. Dall’altro però c’è anche la perplessità dei diretti interessati, i produttori, convinti che, nonostante le buone intenzioni dei grillini, la proposta non sia del tutto a favore della filiera.

“Come produttori siamo contenti che ogni tanto la politica torni ad occuparsi della cannabis light e si ponga delle domande su come poter legalizzare con criterio questo importante mercato”, sottolinea Mario Alfieri, CEO della fiorentina Mysticalitalia. Ma questo emendamento è l’ennesima riprova di un approccio superficiale alla materia, un approccio che non tiene conto delle reali necessità di produttori e coltivatori. La proposta infatti darebbe in mano il mondo della canapa al monopolio, con tassazioni che, al pari dei prodotti da fumo, raggiungerebbero accise fino al 60%. “Quello che serve al settore è una tassa ad hoc che permetta sì allo stato di controllare la filiera, ma anche ai produttori di sopravvivere”.

“La proposta dei 5 stelle non è totalmente da buttare - conclude Mario Alfieri - sarebbe un primo passo per colmare un vuoto normativo nel quale non sono neanche previsti con certezza i criteri di sequestro o distruzione dei prodotti confiscati. Nell’emendamento si cita anche la promozione per la registrazione di nuove varietà, un manna per i piccoli produttori che come noi fanno costantemente ricerca, ma la questione del monopolio è ancora troppo a favore dello stato... a mio avviso, prima di approvare qualsiasi norma, servirebbe un confronto diretto con i coltivatori di cannabis light e i rappresentanti del settore”.

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