Come se non bastassero i problemi "ordinari" dei pendolari della disgraziata linea Faentina, nel fine settimana i problemi sono accentuati dalle problematiche del "treno di Dante", L’organizzazione – è bene dirlo – non è di Trenitalia né di Tper. Il treno di Dante è un progetto voluto per i 700 anni della morte di Alighieri dalla Regione Emilia-Romagna, ed è sviluppato da Apt Servizi Emilia-Romagna con Toscana Promozione Turistica
Ma quest'anno i problemi non mancano. Dalle due date annullate del 5 e 12 giugno, che saranno recuperate, ai problemi evidenti, che ci sono stati anche domenica, a causa della partenza in ritardo del treno di Dante da Firenze SMN e che ha portato a ripercussioni per alcuni treni regionali della Faentina.
Certo non penso che il Sommo Poeta sarebbe felice di vedere il suo nome accostato a tanti problemi!
La summa di tutte le criticità, ordinarie e straordinarie, e l'inizio di settimana contraddistinto dai consueti ritardi, denunciati sui social, ha portato alcuni pendolari, sulle pagine social, ad avanzare la proposta choc di soppressione della linea Faentina!
Alla proposta è seguito un acceso dibattito, che trova tutti i pendolari d'accordo nel ritenere la situazione della linea non più sostenibile, abbandonata a se stessa e con problemi ormai cristallizzati e non risolti.
Se i pendolari, fruitori del servizio, arrivano ad avanzare una tale proposta, perchè, come scrive qualcuno, "ormai siamo solo mucche da mungere per avere i soldi dell'abbonamento", vuol dire che la situazione è gravissima. Un grido di dolore che deve essere tenuto in considerazione da parte della regione Toscana.
Senza se, senza ma.
Giampaolo Giannelli, responsabile provinciale dipartimento trasporti Fratelli d'Italia