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Si è conclusa nel mese di novembre 2019 una articolata indagine condotta dal NAS di Firenze, denominata “Mito”, finalizzata al contrasto del traffico e consumo illecito di sostanze e/o farmaci dopanti.
L’attività d’indagine, avviata un anno fà e coordinata dalla Procura della Repubblica di Firenze, ha tratto origine dal sequestro, presso un Ufficio Postale di Figline Valdarno in provincia di Firenze, di un plico, proveniente dalla Polonia, contenente sostanze vietate per doping, anche ad azione stupefacente. La successiva perquisizione eseguita a carico del destinatario del pacco, un personal trainer che esercitava la professione in alcune palestre della provincia di Firenze, consentiva il sequestro di ulteriori numerose compresse e fiale di sostanze analoghe: sono state rinvenute 15 fiale di farmaco dopante, a base della sostanza "nandrolone" di provenienza estera (India) e prive di autorizzazione all’immissione in commercio nel territorio dello Stato Italiano.
Lo sviluppo investigativo ha permesso di individuare un residente della provincia di Torino, gestore di una rete distributiva illegale di sostanze vietate per doping, in grado di smerciarle su gran parte del territorio nazionale, attraverso la vendita ad una consolidata rete clientelare composta da 36 persone tra frequentatori di palestre e bodybuilders amatoriali, tutti denunciati all’Autorità Giudiziaria per ricettazione, per aver acquistato sostanze ad azione dopante di provenienza illecita. Sono state tracciate oltre un centinaio di spedizioni di plichi, con versamento di denaro su carte Postepay, intestate od in uso all’indagato, della somma di euro 50.000.
Nei giorni scorsi è scattata una maxi-operazione che ha interessato diverse province d’Italia: Bergamo, Bologna, Brescia, Catanzaro, Como, Cremona, Cuneo, Ferrara, Latina, Messina, Padova, Palermo, Pisa, Roma, Savona, Siracusa, Terni, Torino, Trapani, Udine, Vibo Valentia e Vicenza. Sono stati eseguiti 36 decreti di perquisizione locale e personale, che hanno portato al sequestro di 3.719 compresse e 604 fiale di farmaci/sostanze anabolizzanti (steroidi, ormoni, estrogeni, eritropoietina, nandrolone) per un valore di 35.000 euro, che si aggiungono alle quasi 500 unità già sequestrate nel corso delle indagini.


