medici in reparto Covid © n.c.
La denuncia di Rifondazione Comunista Toscana: Operatori sanitari in Toscana. Altro che eroi! Bocciata ieri dal Consiglio Regionale una mozione da noi promossa, per chiedere giusti riconoscimenti economici a coloro che stanno combattendo la pandemia. Inqualificabile!
Per il Consiglio Regionale gli operatori sanitari non sono “eroi”. Al dunque, dopo averli definiti così in tutte le occasioni possibili, l’aula ieri ha bocciato la mozione – presentata dai consiglieri Sarti, Pecori e Fattori, promossa da Rifondazione Comunista e elaborata di concerto con una parte del mondo sindacale, che intendeva dare il giusto riconoscimento a chi sta combattendo il virus- Il commento può essere uno solo: vergogna! L’atto prevedeva di destinare incentivi economici di sostegno a tutto il personale sanitario regionale impegnato nella gestione dell’emergenza epidemiologica, fra cui gli operatori in quarantena, istituire un’indennità di rischio biologico per tutti gli operatori e prevedere ulteriori emolumenti da corrispondere fino al termine dell’emergenza. E non si può dire che sia stata una “svista”, perché la mozione aveva lo scopo di correggere queste mancanze nella legge regionale 24/2020, recentemente approvata. Quindi errare sarebbe stato umano, perseverare no! E non ci si venga a dire che non si poteva fare – magari al riguardo delle esclusioni dalla platea di beneficiari, degli operatori sanitari in quarantena proprio per aver svolto il loro lavoro – a causa di norme nazionali: la mozione prevedeva proprio la richiesta di modifica – ove vi fosse stato questo impedimento causa norme nazionali – della legislazione sovra ordinata. Una scelta quindi, la bocciatura, assolutamente inqualificabile da tutti i punti di vista! Noi non demorderemo, compiendo ogni pressione politica – di concerto con tutti coloro che hanno condiviso questa battaglia politica – affinché questo vulnus venga sanato.
Segreteria Regionale Rifondazione Comunista - Toscana


