x
OK!Firenze

Storia. Il mugellano Giannelli ricorda la strage di Vergarolla, a Pola

Era il 18 agosto 1946, morirono un centinaio di persone innocenti, un terzo erano bambini

  • 729
Strage di Vergarolla Strage di Vergarolla © Giampaolo Giannelli
Font +:
Stampa Commenta

Scrive Giampaolo Giannelli, del centrodestra Dicomano e socio dell'Unione degli Istriani: Ricorre oggi ìl 18 agosto, il 74° anniversario della strage avvenuta sulla spiaggia di Vergarolla, a Pola.

Quel giorno del 1946, alle 14.15, l’esplosione non accidentale di materiale bellico accatastato sull’arenile provocò la morte di 65 persone accertate e 211 feriti, tutti italiani che stavano assistendo a una manifestazione sportiva.

I morti in effetti furono almeno un centinaio, ma i cadaveri fatti a pezzi dalla detonazione non consentirono un’identificazione certa delle vittime. Un terzo erano bambini innocenti.

Fu la prima, e più grande, strage compiuta sul suolo italiano dopo la fine della seconda guerra mondiale, un atto terroristico contro gli italiani per farli andare via da quelle terre e annetterle alla Jugoslavia comunista. Queste erano le mire del dittatore comunista Tito, che al confine orientale d’Italia attuò una pulizia etnica nei confronti degli italiani e di tutti coloro che potevano costituire un ostacolo ai suoi progetti.

L’eroico chirurgo dell’ospedale cittadino, Geppino Micheletti, nonostante la terribile notizia della morte dei suoi unici due figli nello scoppio doloso delle mine, lavorò incessantemente per oltre 24 ore in sala operatoria per salvare decine e decine di vite dei numerosi feriti.

Due giorni dopo, martedì 20 agosto 1946, si svolsero i funerali della maggior parte delle vittime: anche Carletto e Renzo Micheletti, i due bambini di Geppino, vengono accompagnati al cimitero.

A partire dal 2011 si svolge sul Colle di San Giusto, (dove per volontà del gen. Riccardo Basile - membro del Consiglio Generale dell'Unione, presidente della Famiglia Polesana, aderente alla Unione degli Istriani, e presidente della Federazione Grigioverde delle Associazioni combattentistiche e d'arma - venne inaugurato un dignitoso monumento dedicato a coloro che morirono (nella foto una immagine della inaugurazione del manufatto) una cerimonia celebrativa dell'accaduto

Alla realizzazione dell'opera l'Unione degli Istriani dette un contributo significativo. Oltre al giusto e doveroso ricordo dell'accaduto, e alla celebrazione dell'eroico chirurgo, e alle povere vittime, sarebbe opportuno, finalmente, iniziare a far luce, a distanza di 74 anni, su questo tragico episodio criminoso, accertyandone le responsabilità.

Ritengo opportuno che il Governo Italiano finalmente dia vita ad una seria indagine su quei tragici fatti; sarebbe un atto dovuto nei confronti delle vittime e delle loro famiglie.

Giampaolo Giannelli, socio Unione degli Istriani.

Lascia un commento
stai rispondendo a