Tornano «I Concerti al Cenacolo», che l’Associazione L’Homme Armé porta avanti dal 1994 ed è la più longeva rassegna annuale di musica antica in Toscana.
Si svolgerà dal 15 al 24 ottobre non solo nella sobria e suggestiva sala del Cenacolo di Andrea del Sarto nel Museo di San Salvi (domenica 18), prezioso luogo espositivo all’interno del circuito museale fiorentino col magnifico affresco dell’Ultima cena databile al 1511-1527 circa, sede storica della manifestazione, ma anche in altri significativi luoghi d’arte di Firenze (come l’ex-chiesa, ora Auditorium di Sant’Apollonia in via San Gallo 25) e della città metropolitana: la Pieve dei Santi Pietro e Paolo a Cascia (Piazza S. Pietro 2, Reggello; 16 ottobre), la Certosa di Firenze (Via della Certosa 1, 17ottobre), la Pieve di San Lorenzo a Borgo San Lorenzo (24 ottobre) e l’Abbazia dei Santi Salvatore e Lorenzo a Settimo (meglio nota come Badia a Settimo; 23 ottobre); i concerti sono a ingresso libero, salvo quello di Marco Mencoboni al Museo di San Salvi, che costa 8 euro. Tutto nel rispetto delle norme anti-covid.
Il concerto inaugurale del 15 ottobre, inizialmente programmato al Cenacolo di San Salvi, è stato spostato nel più capiente Auditorium di Sant’Apollonia.
Qui giovedì 15 ottobre alle 21 (in occasione della Festa della Toscana 2019) l’Ensemble L’Homme Armé diretto da Fabio Lombardo (Rossana Bertini, soprano; Marta Fumagalli, mezzosoprano; Andrés Montilla Acurero, tenore; Riccardo Pisani, tenore; Gabriele Lombardi, baritono) presenta «Quel dolce foco. Il madrigale nella Firenze del Cinquecento», con musiche di Philippe Verdelot, Jacques Arcadelt, Costanzo Festa, Francesco Corteccia. Verrà replicato venerdì 16 a Reggello e sabato 17 alla Certosa di Firenze, sempre alle 21.
Al Cenacolo nel Museo di San Salvi, domenica 18 ottobre alle 17.30 Marco Mencoboni, clavicembalista di fama internazionale, presenta il concerto «Le Vertigo. Musiche cembalistiche francesi», durante il quale si ascolteranno musiche di L. Couperin, J.H. d’Anglebert, A. Forqueray, J.F. Dandrieu, C.B. Balbastre, J. Royer (ingresso 8 euro).
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I concerti finali, venerdì 23 ottobre alle 21.15 nella magnifica Badia a Settimo (via S. Lorenzo a Settimo, Scandicci) e sabato 24 ottobre alle 21.15 nella medievale Pieve di San Lorenzo (via Cocchi 4, Borgo San Lorenzo) sono a ingresso gratuito, ma tutt’altro che poveri: l’Ensemble L’Homme Armé diretto da Fabio Lombardo (Mya Fracassini, mezzosoprano; Marta Fumagalli, mezzosoprano; Andres Montilla Acurero, tenore; Paolo Fanciullacci, tenore; Riccardo Pisani, tenore; Gabriele Lombardi, baritono; Andrea Perugi, organo) esegue «Plorat amore. Musiche sacre e spirituali di Claudio Monteverdi».
Tutti i luoghi dei concerti fuori città, noti o meno noti che siano, testimoniano la lunga e complessa storia del territorio. All’interno vi sono spesso opere d’arte notevoli che, grazie anche a questi appuntamenti potranno essere riconosciuti e meglio apprezzati. Senza dimenticare che intorno a questi luoghi ci sono comunità vive alle quali questi concerti (a ingresso libero) sono rivolti, affinché si possa meglio conoscere l’intreccio di espressioni artistiche che sta alla base della nostra storia.
Biglietteria: per il concerto al Museo di San Salvi (18 ottobre): un’ora prima dello spettacolo; posto unico euro 8; a causa delle limitazioni di posti dovute alle norme di sicurezza la prenotazione è caldamente raccomandata anche per gli eventi gratuiti; informazioni e prenotazioni: tel. 055 695000 [email protected] oppure direttamente sul sito www.hommearme.it
a idea di musica religiosa”