Un appuntamento importante quello di oggi pomeriggio, alle 17,30 in Sala d'Arme di Palazzo Vecchio. Un evento voluto dalla vicesindaca Alessia Bettini e dall'assessore alla legalità Alessandro Martini per dichiarare forte da che parte sta Firenze.
Protagonisti dell'incontro due giganti della lotta per la legalità calabresi: Caterina Bianchini e Filippo Cogliandro. La prima imprenditrice agricola è la vedova di Domenico Luppino già assessore al bilancio della provincia di Reggio Calabria e sindaco di Sinopoli che racconterà il coraggio del marito che da primo cittadino del paese della piana di Gioa Tauro e da imprenditore non ha mai ceduto alle intimidazioni della criminalità organizzata ma anzi ha sempre denunciato con nome e cognome le famiglie.
Il secondo è Filippo Cogliandro, chef calabrese antiracket anche lui con un passato molto duro di lotta e ribellione alla n'drangheta.
E poi gli interventi di Giuseppe Quattrocchi, consigliere speciale del sindaco per la Legalità, Salvatore Calleri, presidente Fondazione Antonino Caponnetto, Giovanni Esposito referente Provinciale Libera Firenze, Francesco Nocentini, cronista giudiziario e Alessandro Pacenti, presidente associazione per la legalità Il Gomitolo Perduto.
L’iniziativa “Legalità e cittadinanza attiva” sarà un momento importante per coinvolgere tutti i fiorentini nella presa di coscienza di una realtà che non è poi troppo distante da noi e per spiegare che comunque Firenze rifugge tutto ciò.
“Per sconfiggere la criminalità organizzata la prima cosa è abbattere l’omertà e rompere il muro del silenzio. – evidenzia la vicesindaca Bettini - Per questo è importante parlare di questi temi, conoscere le storie di chi ha vissuto sulla propria pelle intimidazioni e minacce, di chi ha saputo reagire con coraggio e con altrettanto coraggio si fa portavoce di questa battaglia: da qui l’idea di organizzare a Palazzo Vecchio questo bel momento di confronto con tante storie, figure che ben conoscono queste tematiche e rappresentanti di associazioni da tempo in prima linea. Caterina Bianchini e Domenico Luppino, Filippo Cogliandro, sono tutti esempi importanti di cittadinanza attiva”.
"L'impegno per una vera affermazione di una cultura della legalità diffusa passa anche attraverso l'attenzione a chi si è dovuto confrontare e ha contrastato, a volte pagando con esperienze di vita durissime, l'illegalità e la criminalità – sottolinea l'assessore Martini - . Nel nostro paese ci sono numerose persone, realtà e associazioni che sono punti di riferimento sul tema della sensibilizzazione ed educazione sui temi della legalità. Ecco perché questa iniziativa è importante: far parlare i testimoni, far conoscere soprattutto ai più giovani le persone che hanno combattuto in prima persona l'illegalità rappresenta una preziosa occasione per ribadire l'importanza dell'impegno per l'affermazione di una cultura di vera legalità."
Filippo Cogliandro, inoltre, nella serata di mercoledì 27 ottobre riporterà a Firenze la sua “cena della legalità”, all’istituto alberghiero Buontalenti, evento patrocinato dal Comune di Firenze e dalle Associazione Lions Sesto Fiorentino e Lions Fiesole. (L’evento è esclusivamente su invito, green pass obbligatorio.)
Il progetto di chef Cogliandro compie 10 anni: è nato proprio a Firenze nel 2011 con l’obiettivo di diffondere, nelle città italiane e straniere, con la sua cucina, anche la sua esperienza di imprenditore che si è ribellato alla logica del “pizzo”, un modo per promuovere il valore della legalità in particolare tra le giovani generazioni. Le cene si svolgono infatti in scuole alberghiere i cui allievi vanno a formare la “brigata”, sia in cucina che in sala. Il progetto è stato registrato ed è stato portato sia in Italia, che in Europa e in Messico. A seguito del suo impegno Filippo Cogliandro è stato nominato Ambasciatore della Ristorazione Antiracket nel mondo.