Cordoglio in città per la scomparsa di Paolo Grossi, professore emerito di Storia del diritto medievale e moderno. Nato a Firenze nel 1933, si è laureato in Giurisprudenza presso l’Ateneo fiorentino nel 1955 con Ugo Nicolini, ha iniziato subito la sua attività di ricerca scientifica nel campo della Storia del diritto italiano.
Nell’anno accademico 1960-1961 è professore incaricato presso l’Università di Siena; dal 1963 al 1966 è ordinario nella Università di Macerata, dove, dal 1964 al 1966, è Preside della Facoltà di Giurisprudenza.
Dal 1966 è ordinario di diritto comune, e, poi, di Storia del diritto italiano nella Università di Firenze; dal 1972 al 1975 è Preside della Facoltà di Giurisprudenza.
Nel 1979 (e fino al 1986) è rappresentante dei docenti ordinari delle Facoltà giuridiche italiane nel Consiglio Universitario Nazionale. Dal 1989 al 1998 è membro del ‘Fachbeirat’ del Max-Planck-Institut fur europaische Rechtsgeschichte di Frankfurt-am-Mein. Ha lasciato il ruolo di professore ordinario nel 2008.
Grossi ha fondato nel 1971 e diretto sino a tutto il 2002 il “Centro studi per la storia del pensiero giuridico moderno”, fondando anche i "Quaderni fiorentini" attorno ai quali si è raccolta un'intera comunità scientifica.
Paolo Grossi ha segnato la storia del diritto italiano con importanti innovazioni: ha inaugurato nuovi orizzonti metodologici alla storia del diritto medioevale, aprendo questo "grande polmone storico" al moderno e al contemporaneo. Fermamente convinto del dialogo interdisciplinare e della unitarietà della scienza giuridica, Grossi ha applicato la propria attività di studioso a un diritto socialmente orientato ed analizzato all'interno della dimensione costituzionale.
Grossi è stato socio nazionale della Accademia dei Lincei e ha fatto parte di numerose Accademie nazionali (fra cui l’Accademia della Crusca, quella dei Georgofili e La Colombaria) ed estere.
Nel 2007 ha ricevuto il Fiorino d’oro dalla città di Firenze per il "mirabile contributo allo sviluppo del pensiero giuridico moderno”.
Nel 2009 è stato nominato dal Presidente della Repubblica giudice della Corte Costituzionale, della quale – dal 2016 al 2018 – è stato Presidente.
Ha ricevuto lauree honoris causa dalle università di Francoforte sul Meno, Stoccolma, Università Autonoma di Barcellona, Università Autonoma di Madrid, Siviglia, Bologna, l’ateneo dello Stato del Michoacan (Messico), Università Cattolica del Sacro Cuore, Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, Universidade Federal do Rio Grande do Sul, Universidade Federal do Paranà, Università di Macerata.
Grossi ha donato all’Ateneo fiorentino la sua biblioteca: il fondo librario si trova a Villa Ruspoli e conta circa 10.000 volumi di diritto, con un'ampia rappresentanza di letteratura giuridica straniera, in particolare dell'area tedesca, francese, spagnola e latinoamericana.
Nel corso del Consiglio Comunale di ieri è arrivato a margine della presentazione del rimpasto di Giunta è arrivato il cordoglio del Sindaco Dario Nardella.
“Abbiamo perso un grande fiorentino. Paolo Grossi è un figlio di Firenze: si è laureato in giurisprudenza alla nostra università, dove ha anche insegnato; è stato preside della facoltà di giurisprudenza dal 1972 al 1975 e ha avuto un ruolo importante anche nella divulgazione culturale e scientifica. Esprimiamo dolore e vicinanza ai suoi familiari, a tutti i suoi colleghi e alla comunità accademica e scientifica che lui ha formato”. Lo ha detto il sindaco Dario Nardella ricordando in Consiglio comunale Paolo Grossi, presidente emerito della Corte costituzionale, storico del diritto italiano e professore per oltre quarant'anni all'Università di Firenze scomparso oggi. L’aula lo ha ricordato osservando un minuto di silenzio.
“Quando sedevo nei banchi del Consiglio comunale - ricorda il sindaco - mi sono fatto promotore insieme all’allora consigliere Marco Carrai della proposta di conferire il Fiorino d’oro al professor Grossi e il sindaco Domenici accolse senza esitare questa proposta, tanto che il 23 gennaio 2007 è stata consegnata questa importante onorificenza. Ricordo la sua emozione e anche i suoi toni appassionati e umili”. “Nonostante la sua grandezza di uomo, intellettuale, accademico e scienziato - ha continuato -, Paolo Grossi non ha mai guardato i suoi interlocutori dall’alto verso il basso. Non posso non ricordare l’orgoglio che abbiamo provato noi fiorentini quando nel 2009 è stato nominato giudice costituzionale dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. E poi quando il 24 febbraio 2016 è stato letto all’unanimità presidente della Corte costituzionale”. “Quella nomina - ha aggiunto Nardella - ha rappresentato motivo di orgoglio per noi, per l’intellettualità fiorentina e per l’accademia della nostra città, ma in generale per tutta la società civile fiorentina. Paolo Grossi ha saputo sempre coniugare questa sua grande passione per la ricerca e lo studio con una forte predilezione alla divulgazione culturale”.
“Non ha mai avanzato opzioni estremiste - ha dichiarato il sindaco -, non si è mai posto con atteggiamento prevaricante e muscolare rispetto al dibattito pubblico, è sempre stato estremamente rispettoso del dibattito politico e delle Istituzioni. Era una persona affettuosa, tenace, dai modi garbati ma dalle idee molto chiare e dai sentimenti sinceri, che ha servito le Istituzioni e la nostra città portandola ai livelli più alti”. “Sarebbe bello organizzare quanto prima in suo onore una giornata di studi a Palazzo Vecchio - ha proposto Nardella - coinvolgendo i mondi accademico, politico e della società civile perché Grossi non parlava solo al suo mando, ma al Paese e lo faceva sempre con l’alto sentimento di servitore dello Stato e delle Istituzioni”.
I funerali si svolgeranno mercoledì 6 luglio alle 11 presso la Basilica della SS. Annunziata a Firenze.