Il paesaggio che si presenta di prima mattina sotto le cinque grotte del Poggi, restituite alla città solo nel 2019 con un profondo e oneroso impegno economico é deprimente.
Sacchi di spazzatura straripantii di bottiglie di plastica e vetro che ancora sgocciolano sulla pietra serena una mistura appiccaticcia sono appoggiati alla fontana e tutto intorno è un tappeto di vetri.
L'odore acre fa venire il voltastomaco con quel mix micidiale di alcol e urina. Ovunque sono bottiglie rotte, alcune lanciate sul terrazzo sottostante e sparse ovunque, anche dentro le vasche delle grotte dov'è addirittura la confezione con rubinetto di vino in cartone da cinque litri.
Galleria fotografica
I pochi turisti che di prima mattina si concedono la salita al piazzale Michelangelo passando dal monumento del Poggi da poco nominato patrimonio Unesco sgranano gli occhi mentre cercano di scansare i vetri.
I fiorentini a passeggio soli o con il cane scuotono la testa quasi rassegnati.
"Sono notti che va avanti così - racconta un abitante di San Niccoló - abbiamo chiamato più volte le forze dell'ordine ma non passano oppure fanno, solo, una sosta e poi tutto ricomincia".
La discoteca improvvisata nell'area monumentale mostra tutte le sue tracce, addirittura lanciata in una delle grotte é la luce stroboscopica ancora accesa comprata in un discount ma quel che è peggio nella devastazione generale andata in scena assicura un'altra residente che mostra il video realizzato dalla sua finestra é che i giovani festaioli hanno, anche danneggiato con vernice nera la pietra serena della ringhiera del Poggi.
È pensare che solo il giorno prima il Sindaco era in zona a Carraia a parlare di in futuro radioso per la zona.
I residenti sono furiosi e si domandano per quanto devono essere in balia dei giovani vandali.