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Nuovo piano tavolini. I commenti dei gruppi di Palazzo Vecchio e delle associazioni di categoria.

Federico Bussolin (Capogruppo Lega): “Contrari al nuovo regolamento”.

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l'invasione di sedie e tavolini della scorsa estate l'invasione di sedie e tavolini della scorsa estate © Ok!News24
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Non si sono fatte attendere in città le reazioni al nuovo criticato piano di tavolini e sedie all'aperto. Tanti emendamenti e ore di confronto prima dell'approvazione in Consiglio Comunale nella seduta di oggi.

“Abbiamo ascoltato la relazione dell’Assessore Gianassi - dichiara il Capogruppo della Lega a Palazzo Vecchio Federico Bussolin - in merito al nuovo regolamento sui tavolini del Comune di Firenze: un disastro che ci spinge a votare contrari per due ragioni, sebbene venga sventolata la bandiera del confronto”.
“Da un lato
- precisa Bussolin -, ad un regolamento scritto male in capo alle competenze, tra condomini, locali ed amministrazione, assistiamo ad una grottesca accusa dell’Amministrazione in merito alla mala interpretazione degli articoli da parte del resto della città. Le negative esperienze dell’anno trascorso ci portano a pensare che, con questi presupposti, il Comune di Firenze non sarà capace di far fronte alle ingiustizie che il regolamento potrebbe indirettamente creare”.
“Infine - conclude Bussolin - riteniamo più urgente concentrarci sul pieno utilizzo degli incentivi del Governo in merito all’esenzione di pagamento del suolo pubblico per le categorie economiche interessate, anziché arrancare di anno in anno per regolamentare, modificare e correggere quel che è “eccezionale” perché dettato dalla pandemia, creando disagi indiretti ai residenti, come per la sottrazione dei posti auto per la sosta”. 

"Nel disciplinare che la Giunta rilascerà ci sarà un riconoscimento dell'importanza delle condizioni di lavoro, per contrastare il lavoro a nero e le forme di sfruttamento fuori norma.
 Così intervengono Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune - una promessa che ci aspettiamo sarà mantenuta, mentre sono già stati accolti - parzialmente - alcuni degli emendamenti che avevamo presentato la volta scorsa (bocciati all'epoca, fatti propri dalla maggioranza oggi) e una parte dei dieci depositati per oggi: in particolare apprezziamo l'esposizione del titolo concessorio ottenuto, le maggiori restrizioni previste e la rafforzata attenzione all'accessibilità degli spazi urbani, in particolare per i marciapiedi.
Resta impossibile ottenere qualcosa sul fronte di immaginare la città fuori dall'obbligo di consumare, ci è stato fatto capire. Ci eravamo limitati a introdurre l'ipotesi di un "tavolo sospeso": sono spazi pubblici, che quindi devono essere pensati in modo diverso dalle regole del mercato.
Oggi l'Assessore si è presentato con una versione modificata del regolamento ed autoemendato, che ha tolto la possibilità al Consiglio di poter esercitare un ruolo diretto e determinante, sostituendosi di fatto al gruppo del Partito Democratico.

L'anno prossimo dovremo rimettere mano al regolamento ordinario, che vuol dire che terremo conto di questi tre anni di regolamenti straordinari? Che stiamo anticipando quanto in futuro sarà stabile? Segnaliamo che l'assenso del condominio era già previsto dai regolamenti. Se ne vuole fare a meno?
Inoltre perché fuori dall'area UNESCO si raddoppiano gli stalli auto a cui si può rinunciare? Davvero la maggioranza pensa che il problema del parcheggio riguardi solo il centro storico?

Il problema principale rimane comunque il disciplinare, che non è neanche obbligatorio, con cui la Giunta potrà anche decidere di far venire meno il pagamento del suolo pubblico, senza ripassare dal Consiglio. Per non parlare del sistema di controllo. In questi anni si sono fatti controlli specifici? A noi risulta che non esistano dai dati precisi sulle sanzioni emesse specificatamente per il regolamento straordinario, quindi ci risulta impossibile fare una valutazione precisa di cosa abbia funzionato e cosa no.
Il consiglio comunale è stato sospeso. Perché il testo è stato modificato. Un pasticcio, inevitabile quando si sceglie di non volersi affidare al funzionamento ordinario del consiglio. Bocciata la nostra richiesta di rimandare alla prossima settimana una votazione più consapevole da parte di tutte e tutti, nonostante sia stata votata da tutte le opposizioni". 

“Un testo di cui siamo molto soddisfatti
. commentano Nicola Armentano, capogruppo Pd a Palazzo Vecchio ed Enrico Conti, consigliere comunale Pd e presidente commissione Sviluppo economico risultato di un grande confronto con tutti gli stakeholders, un punto di equilibrio ottimale tra il sostegno alle attività commerciali e la tutela delle esigenze dei residenti, che tiene di conto della situazione di emergenza ma guarda al futuro per dare regole chiare, certe e precise a questo tipo di esperienza.
Se i precedenti regolamenti su tavolini e sedie all’aperto hanno rappresentato un aiuto rapido, concreto ed efficace alle attività di somministrazione per poter affrontare la crisi lavorando in sicurezza, andando anche a rivitalizzare contesti urbani più periferici grazie alla presenza e al presidio sociale, ora l’obiettivo, urgente e improrogabile, è dare una risposta ancora più puntuale facendo tesoro di quello che abbiamo potuto vivere e analizzare dopo tutto questo periodo, superando anche le inevitabili criticità che eventualmente nei mesi scorsi erano emerse, approdando quindi a un risultato finale che va incontro alle esigenze di tutti. Gli obiettivi di questo lavoro sono molteplici e importanti, si rafforza presidio sociale in un contesto ancora complesso, si danno sostegni alle attività di somministrazione, si regolamenta in maniera stringente questa esperienza con sanzioni anche più rigide e da subito attuabili. Molti elementi rilevanti, pensiamo ad esempio alla decisione di un regime particolare per l’area Unesco, con limitazioni ragionate e ragionevoli a tutela dei diritti e dello spazio dei residenti e degli altri esercenti, e con sanzioni a nostro parere efficaci per chi non rispetta le regole. Un lavoro importante che è risultato del grande impegno dell’amministrazione per cui ringraziamo l’assessore Gianassi. Adesso avanti tutta”.

“Quello di cui stiamo discutendo è un provvedimento importante e atteso che vuole fornire regole chiare per quanto riguarda tavolini all’aperto. Così commenta Mimma Dardano capogruppo della LIsta Narderlla. Un importante lavoro di cui ringraziamo l’assessore Gianassi. Il testo al vaglio dell’assemblea cittadina è il risultato di un decisivo confronto portato avanti dall’amministrazione comunale e la presentazione attenta oggi dell’assessore Gianassi è l’ennesima dimostrazione di una grande capacità di ascolto. ll provvedimento è molto preciso e va nella direzione di sostenere ancora le attività di somministrazione ma nello stesso tempo venire incontro alle esigenze della residenza, delinea un’idea di città, valorizza i lati positivi dell’esperienza fatta finora, limando aspetti più incerti e approdando a regole puntuali. Sono cittadini, esercenti e lavoratori che hanno bisogno di risposte urgente e ci chiedono di raggiungere questo obiettivo, noi ci siamo e siamo pronti a sostenere questo regolamento atteso”.

"Dopo aver letto il regolamento proposto dalla Giunta
- dichiara Alessandro Draghi consigliere di Fratelli d'Italia - avevamo detto immediatamente che la richiesta di autorizzazione da parte del condominio per mettere i tavolini non aveva fondamento poiché la competenza è  in capo al Comune. La Giunta stessa ha modificato il testo eliminando questo suo grave errore che ha generato un dibattito viziato all’origine in città. 
Resta invece la scelta sbagliata di consentire alla Giunta di stabilire autonomamente ulteriori strade vietate ai tavolini oltre quelle votate oggi e inserite nel regolamento, questione di trasparenza. 
Resta la scelta errata di vietare le concessioni ad attività che non hanno il titolo della somministrazione ma che hanno le caratteristiche per richiederle come gelaterie e vinaini. 
Resta la scelta sbagliata, anche qui, di rimandare alla Giunta in autonomia le regole sulle aree pedonali che abbiamo proposto di votare dentro il regolamento aldilà dei buoni propositi espressi.
Resta sullo sfondo il vero problema di centro storico e Oltrarno: la mancanza di parcheggi. E per quello non c'è regolamento che tenga: il PD in questi anni  non ha fatto niente per aumentare i posti auto ma ha scelto al contrario di diminuirli". 

“La giunta ha accolto le nostre proposte sui tavolini togliendo l’assenso dei condomini e procedendo a tutta una serie di altri miglioramenti al testo”.Così 
Ubaldo Bocci, Emanuele Cocollini e Antonio Montelatici (Gruppo Centro).  “La giunta ci ha dato ragione. Nel corso della presentazione della delibera, è venuto fuori che occorre solamente lasciare libero il passaggio per l’ingresso nei condomini permettendo, dunque, agli esercenti la possibilità di installare i tavolini. Salutiamo con soddisfazione questa sceltaprecisano i consiglieri del Gruppo Centro che elimina gli eventuali conflitti che potevano essere generati da un’interpretazione sbagliata della delibera. La giunta si è ravveduta sui tavolini nei pressi dei condomini e sono state accolte le nostre osservazioni. Continuiamo ad essere dalla parte degli esercenti: la presenza di tavolini all’aperto sono un presidio per la sicurezza ed un deterrente contro il degrado. L’aver fatto chiarezza nel corso del dibattito in Consiglio comunale va incontro a quanto sosteniamo da tempo. Era necessario sgombrare ogni equivoco e di trovare un equilibrio tra chi somministra cibi e bevande e chi abita nei pressi di un locale – concludono i consiglieri del Gruppo Centro Ubaldo Bocci, Emanuele Cocollini ed Antonio Montelatici – e siamo soddisfatti della decisione presa che permettere agli esercenti di poter svolgere regolarmente il proprio lavoro e di migliorare il testo su tutta una serie di punti per noi determinanti”. 

“In linea di massima il nuovo piano per i tavolini all'aperto ci soddisfa, anche se faremo attenzione ai criteri con cui verranno concessi” annuncia Jacopo Ferretti, segretario generale di Confartigianato Firenze. “Quello che ci preme capire sono proprio i criteri di assegnazione perché l'idea del Comune, con cui abbiamo parlato più volte, era di concedere spazio per tavolini e sedie solo agli esercizi che fanno somministrazione assistita, ovvero servizio al tavolo. Per gli altri, almeno per chi non li ha già all’interno, non sarebbe possibile farne uso. È chiaro che siamo di fronte a un grave danno per i nostri esercenti”.
“Nonostante la pandemia, siamo rimasti molto soddisfatti dai risultati della scorsa stagione - prosegue Ferretti - e sarebbe un peccato non ripetere quell’esperienza. I punti di appoggio all’aperto hanno permesso di agevolare le vendite, ad esempio, di prodotti come caffè e gelati che non per forza si consumano con il servizio al tavolo”.

“Siamo abbastanza fiduciosi anche per quanto riguarda la stagionalità del piano - va avanti il segretario generale di Confartigianato Firenze - perché nei restanti mesi e in alcune aree, soprattutto quelle di periferia, non c'è un uso tale da giustificare l'occupazione degli spazi. Così com’è giusto che gli esercenti riconoscano al Comune un contributo ragionevole per l’utilizzo del suolo pubblico, purché, appunto, si trovi un accordo su tariffe congrue, in un periodo che di per sé è già molto complesso”.
“Insomma, la fiducia per trovare un punto di equilibrio che accontenti tutti non manca - conclude Ferretti - ma vigileremo con attenzione. Anche sul tema dei controlli, non sempre adeguati e quindi uno dei fattori che probabilmente ha portato a un’esasperazione da parte dei residenti nei confronti degli esercizi di somministrazione".

 

 

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