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Firenze la più d’Italia con solo l’1% di autobus Euro 0, la classe più inquinante e vecchia.

Il capoluogo è anche al primo posto in regione per la presenza di mezzi Euro 5 e 6 sia nel comparto autobus (56,6%), sia nel segmento del trasporto merci.

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Pulmann fiorentini i più giovani Pulmann fiorentini i più giovani © Continental
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Dall’Osservatorio sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti per il trasporto di merci e persone realizzato da un noto brand e giunto alla sua terza edizione fotografa lo stato del settore in Italia e in Toscana nel 2022. Dopo un 2021 caratterizzato da una significativa ripresa dalla crisi causata dal Covid-19, che prova a tracciare la direzione verso la quale questo comparto si sta dirigendo, attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione, l’anzianità e la categoria euro 1 .

Dall’analisi si riscontra che la Provincia di Firenze è la più virtuosa a livello nazionale con solo l’1% di autobus Euro 0 e si aggiudica il primo posto in regione per mezzi giovani e appartenenti alle categorie meno inquinanti (Euro 5 e 6) sia nel segmento del trasporto merci sia nel comparto autobus.

Immatricolazioni: Firenze conquista il podio regionale per immatricolazioni autobus (+402,4%). Le immatricolazioni dei mezzi pesanti per il trasporto merci nel 2022 in Italia hanno registrato un calo del 6,4% rispetto al 2021, con solo 21.524 nuovi mezzi.
La Toscana segue la scia nazionale e segna un calo del 5,8%, immatricolando 1.080 mezzi, 66 in meno rispetto al 2021.
La Provincia di Firenze segna una decrescita più consistente che sfiora il 24%, con 239 nuovi
autocarri (ben 75 in meno del 2021).

Anche il settore nazionale del trasporto persone mostra segnali di decrescita (-10,5%), con 3.728 mezzi immatricolati nel 2022 a fronte dei 4.166 del 2021.
Tra le sette regioni in positivo, la Toscana fa un balzo in avanti e mostra una crescita dell’84,5%, immatricolando ben 273 nuove unità (125 targhe in più rispetto al 2021).
La Provincia del capoluogo si aggiudica il podio segnando il +402,4%, pari a 206 nuove targhe.

Per quanto concerne l’alimentazione nel 2022 la situazione nazionale del parco per il settore trasporto merci rimane pressoché invariata rispetto all’anno precedente.
Il gasolio continua ad essere predominante (90,8%) seguito da benzina e metano (rispettivamente al 4,6% e 2,2%). Si nota una crescita, seppur timida, dell’alimentazione combinata benzina e gas liquido, che segna un
lievissimo aumento (1,4% rispetto a 1,3%), così come elettrici e ibridi (rispettivamente allo 0,3% e 0,8%).

La situazione della Toscana vede l’elettrico allo 0,5% e l’ibrido cresce rispetto al 2021 toccando lo 0,8%. La percentuale di autocarri alimentati a gasolio rimane preponderante (88,5% del parco).
La Provincia di Firenze conquista il primato per i mezzi ad alimentazione alternativa: gli elettrici superano l’1% mentre gli ibridi toccano addirittura l’1,4%. Anche i mezzi a metano registrano il valore più alto in regione con il 3,6%, mentre i veicoli a gasolio toccano l’86%.
Anche il panorama relativo all’alimentazione del parco autobus è stabile rispetto al 2021, sebbene con qualche piccolo segnale di miglioramento: la maggior parte dei mezzi in circolazione rimane a gasolio (92,7% rispetto al 93,3% del 2021), mentre le quote di elettrico e ibrido registrano una leggera crescita e riescono a raggiungere l’1,2% (rispettivamente 0,8% e 0,4%).
Per le fonti alternative nel segmento, in Toscana l’ibrido sale allo 0,4% mentre l’elettrico resta stabile sempre allo 0,4%. Il gasolio aumenta di mezzo punto percentuale e si attesta al 94,4% e il metano tocca il 4,4%.

Nella Provincia di Firenze la quota di autobus elettrici si presenta in linea alla media regionale attestandosi sullo 0,7%, mentre gli ibridi registrano lo 0,6%. Il gasolio sfiora il 93% e il 5,6% del
parco circolante è alimentato a metano (percentuale più alta in regione).

Firenze è la Provincia più virtuosa in Italia con solo l’1% di autobus Euro 0
Nel comparto del trasporto merci nel 2022 prevalgono a livello nazionale gli Euro 5 ed Euro 6 che, insieme, raggiungono il 37,5% del totale. Una percentuale elevata che supera le categorie più vecchie, dalla 0 alla 2, che coprono il 30,7% del parco. Ciò nonostante, è da notare quanto sia ancora diffusa la classe Euro 0 che, da sola, arriva al 14,5%.
In Toscana, i mezzi appartenenti alla categoria Euro 0 restano stabili al 9,2%, presentando una percentuale più bassa rispetto all’andamento nazionale. In generale, le classi più vecchie fino all’Euro 2 si abbassano e raggiungono il 22,7%. Le classi meno inquinanti presentano una percentuale decisamente più elevata toccando il 48,5% (1,1% in più rispetto al 2021).

La Provincia del capoluogo presenta la percentuale più bassa in regione di Euro 0, registrando solo il 4,9%, e nella fascia Euro 0 – 2 supera di pochissimo il 12%. Firenze si posiziona prima nella classifica regionale per le categorie Euro 5 ed Euro 6 che segnano il 70,6%.
In Italia, la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 rappresenta quasi
la metà del parco, raggiungendo il 48%.

Anche in questo caso, stupisce negativamente la quota degli autobus di categoria Euro 0 ancora in circolazione, che copre l’11,4% del parco.

Sotto la media nazionale, in Toscana gli Euro 0 si attestano al 6,3% (nel 2021 toccavano il 7%), mentre gli Euro 5 ed Euro 6 aumentano considerevolmente fino a superare la metà del parco circolante (51,7% nel 2022 contro il 47% registrato nel 2021).
Nella Provincia di Firenze il tasso di Euro 0, 1 e 2 è del 13,3% e la percentuale di soli Euro 0 è la più bassa a livello nazionale con solo l’1%. Il capoluogo è al primo posto in regione per la presenza di mezzi appartenenti alle classi Euro 5 e 6 (56,6%).

Nell’analisi per fasce di anzianità, il parco circolante di autocarri per il trasporto merci nel 2022 in Italia risulta decisamente agée, caratterizzato da una preponderanza di mezzi tra i 20 e i 30 anni (18,6%), seguita dalla fascia 15-20 anni che segna il 16,7%. In crescita la categoria “oltre i 30 anni” che rappresenta il 15,6%, valore in aumento rispetto al 2021. I veicoli “da 0 a 10 anni” arrivano complessivamente al 33,9%, anche se risulta ancora basso il dato relativo agli autocarri nuovi, da 0 a 1 anno (3,6% del parco circolante).

In Toscana la fascia d’età preponderante resta stabile ai 2-5 anni col 17,5%. Coerentemente, le percentuali per le categorie più giovani si alzano: il 45,6% dei mezzi ha massimo 10 anni e il 4,8% che non supera l’anno di età. Nella Provincia di Firenze la percentuale più elevata resta la fascia dei 2-5 anni, registrando il tasso più alto in regione con il 30,5%. La percentuale del parco con meno di 10 anni supera il 69%. Al 14,3% la categoria di mezzi con più di 20 anni.

La fotografia nazionale si ripropone sostanzialmente molto simile anche nel segmento del trasporto persone, dove la fascia di anzianità tra 0 e 5 anni rappresenta un quinto del totale (20,8%). Una quota leggermente in crescita rispetto all’anno precedente, ma ancora ampiamente superata dalla percentuale di mezzi vecchi di oltre 20 anni, che nel 2022 raggiunge il 27,6% (nel 2021 era a 26,9%). In Toscana la fascia di oltre 20 anni rappresenta una quota minore rispetto a quella nazionale (23,5%). I mezzi con un’età massima di 5 anni si alzano, di poco, e toccano il 22,7%.
Nel territorio fiorentino quasi un autobus su quattro non ha più di 5 anni e il tasso di mezzi di oltre 20 anni resta decisamente poco elevato (18%).

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