
Tutti al voto i candidati sindaco di Firenze.
Chi ha giocato d'anticipo e già ieri sera era andato alle urne, come Eike Smitdh chi lo ha fatto in mattinata come tutti gli altri big e in serata come Francesca Marrazza orgogliosamente al seggio "con il babbo"..
Tutti si sono immortalati nel nobile gesto democratico di esprimere il proprio voto, chi lo ha fatto via social chi con tanto di nota stampa, ma tutti nel tardo pomeriggio hanno votato.
Non pervenuto solo il leader di Firenze Rinasce Alessandro De Giuli che ha scelto, anziché farsi immortalare davanti all'urna di "segnalare segnali inquietanti, serve sorveglianza democratica".
Scrive sul social. "La confusione tra il nostro simbolo e la lista del partito democratico è innanzitutto indice di una cialtroneria inaccettabile a fronte di uno dei diritti costituzionali più importanti, quello del voto democratico.
Chi ha sbagliato deve pagarne le conseguenze, anche politiche.
E' inaccettabile che accanto al nostro simbolo, nelle schede del conteggio, sia scritto Partito Democratico, salvo una cancellatura a mano, per altro fatta non in tutti i seggi a quanto ci risulta, che non può non ingenerare confusione.
Chiediamo dunque alle autorità preposte che ci sia massima sorveglianza ai seggi, dove, per altro, diversi nostri simpatizzanti ci dicono che i militanti politici degli altri partiti accompagnano i votanti facendo di fatto una campagna elettorale illegale.
Come Firenze Rinasce denunciamo che si tratta dell'ennesimo episodio di discrimoinazione nei nostri confronti, dopo una campagna elettorale in cui siamo stato il più possibile osteggiati, silenziati, e denigrati: segno evidente che la nostra opposizione, l'unica veramente radicale, al sistema di potere che governa questa città da decenni, fa paura.
Naturalmente non ci faremo intimidire. Annunciamo già da ora che ci riserviamo di chiedere il riconteggio dei voti ed anche eventualmente l'invalidazione delle votazioni."