OK!Firenze

Nuovo flash mob di "Salviamo Firenze". IL colpevole torna sempre sul luogo del delitto. Nardella al TSH di viale Belfiore - FOTO

Di seguito il comunicato dell'associazione di cittadini che lottano contro il turistificio.

  • 34
Un momento del flash mob Un momento del flash mob © Salviamo Firenze
Font +:
Stampa Commenta

Il gruppo civico "Salviamo Firenze per Viverci" torna a manifestare contro le trasformazioni urbanistiche che, a loro dire, hanno snaturato il volto della città a favore della speculazione immobiliare e del turismo di lusso. L’occasione è il ritorno dell’ex sindaco Dario Nardella presso il The Social Hub di Viale Belfiore – ex Student Hotel – dove sabato 21 giugno 2025 parteciperà alla chiusura di un convegno dal titolo “Democrazia è diritti: la sfida italiana su Europa, lavoro, salute, giustizia e culture”.

I manifestanti definiscono l’edificio un “intervento mostruoso” e simbolo dell’“eredità avvelenata” lasciata dall’ex primo cittadino, accusato di aver favorito l’arrivo di capitali esteri per interventi immobiliari extra lusso. La protesta ha assunto la forma di un’azione silenziosa e simbolica, anticipata al giorno precedente, per “non concedere ulteriore visibilità” a un’iniziativa considerata provocatoria.

Durante l’inaugurazione del 30 gennaio scorso, lo stesso gruppo aveva già installato una lapide ispirata a Le avventure di Pinocchio, dove si proclamava la morte simbolica di Firenze per “overtourism e speculazione”. In occasione dell’evento di sabato, è stato esposto un nuovo cartello con la frase: “Il colpevole torna sempre sul luogo del delitto”, riferito alla presenza di Nardella nella stessa struttura da lui promossa.

Massimo Torelli, tra i portavoce del gruppo, ha criticato apertamente la scelta della sede dell’evento e i legami tra l’associazione organizzatrice “Punto su Firenze” e fondi immobiliari internazionali. Viene inoltre sottolineata la partecipazione di ex membri della giunta Nardella – oggi in cariche istituzionali di rilievo – tra cui la sindaca Sara Funaro, il deputato Federico Gianassi e la consigliera regionale Cristina Giachi.

Nel mirino dell'associazione anche alcuni degli sponsor dell’evento, legati a progetti di edilizia di lusso come Leu Collection e LDC Hotels Italy, accusati di contribuire alla trasformazione di Firenze in una città per pochi, a discapito della residenza e del tessuto sociale cittadino.

La protesta, affermano i promotori, vuole essere un richiamo all’importanza di politiche urbane più eque e rispettose del patrimonio collettivo: “Abbiamo perso un pezzo di città per sempre”, conclude Torelli, “un’area che poteva essere usata in modo diverso da un’amministrazione lungimirante”.

Lascia un commento
stai rispondendo a