16 MAR 2025
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‘Fondazione per il futuro delle Città’ ha lasciato Firenze. Cecilia Del Re (Firenze Democratica) "un fallimento politico"

“Per il primo piano di San Donato, sconfessato un percorso di partecipazione che era stato svolto per quello spazio, ma positivo il progetto a sostegno di....

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Cecilia Del Re Cecilia Del Re © Facebook
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 Un addio eccellente tenuto abbastanza nascosto che oggi Cecilia Del Re ex super assessora della giunta Nardella e oggi capogruppo d'opposizione con il suo Firenze Democratica svela in aula.

“Era l’ottobre 2021 quando Nardella annunciò che il governo, nella legge di bilancio, aveva dato vita ad una nuova Fondazione, la ‘Fondazione per il futuro delle Città’, interamente pubblica, che aveva come missione quella di accompagnare con studi, ricerche e progetti finanziati ogni anno dal governo le città per uno sviluppo sostenibile, e che Firenze era stata scelta come città dove stabilire la sua sede. Oltre al prestigio di avere nella nostra città una siffatta realtà con competenze importanti come quella del prof. Mancuso e con 11 milioni di euro da spendere nel primo triennio, nel provvedimento legislativo era stata varata anche una somma importante di risorse pubbliche (8 milioni) per rigenerare Villa il Ventaglio e dedicarla a questo progetto, aprendola alla Città. Da allora, però, dei progetti portati avanti dalla Fondazione non si è saputo nulla, mentre per la sede è stata una escalation di notizie negative.

L’altra notizia, infatti, che si trova in rete civica è di Aprile 2023, e vede l’ex sindaco Nardella con l’assessore Giorgio dichiarare che la Fondazione per il futuro delle città aveva trovato casa al secondo piano dello spazio XL di San Donato, che non solo era stato già interamente riqualificato dall’amministrazione con gli oneri di San Donato, ma che avrebbe dovuto essere destinato ad uno spazio per i cittadini.

E' di oggi, e ci è stata comunicata in aula dall’assessore al patrimonio in risposta al nostro question time, la successiva (e ultima ferale) notizia: la “Fondazione per il futuro delle città”, presieduta da Boeri con Stefano Mancuso parte del consiglio direttivo (e Chicco Testa quale membro nominato da Nardella per la città di Firenze), ha lasciato a fine dicembre 2024 il detto immobile, ed ha trovato casa a Roma.

La conclusione è che Firenze si è lasciata scappare la possibilità di vedere investite risorse nazionali pubbliche su un immobile della propria città, oltre alla possibilità di includere questa Fondazione nelle strategie della città per tutti i temi legati alla sostenibilità. Un fallimento a 360 gradi, sia per la parte economica che per le competenze che questa Fondazione poteva rappresentare per il nostro territorio.

Anche nel Piano del Verde non avevamo mai visto citata questa realtà, e ciò ci aveva lasciato perplessi. Avevamo saputo di un interesse di Manifattura Tabacchi ad ospitare la suddetta Fondazione, ma senza evidentemente esito positivo anche per la mancanza di visione e interlocuzione politica che la giunta di Firenze avrebbe dovuto svolgere per radicare qua, e in un luogo significativo, questa Fondazione.

Ci auguriamo che lo stesso destino non sia riservato anche al primo piano dello Spazio XL, che è stato oggetto negli anni passati di un percorso di partecipazione, dove i cittadini reclamavano uno spazio per attività dagli 0 ai 99 anni, a fronte di un’urbanizzazione da parte di un privato così impattante; era stato fatto poi nello scorso mandato un avviso pubblico per progetti che rispondessero ai desiderata dei cittadini, a cui anche l’associazione dei cittadini di San Donato aveva risposto con un progetto bellissimo, coinvolgendo una rete importante di realtà, compresa l’Università di Firenze, ma di cui poi non si è saputo più nulla.

La vittoria da parte della Società della Salute del bando ministeriale per il sostegno alle Politiche giovanili è comunque una notizia positiva per l’importanza del tema in oggetto: non ci sono stati comunicati i tempi di avvio del progetto nello spazio in questione, e ci auguriamo che non siano troppo lunghi.

Resta un’altra volta frustrata l’esigenza di spazi pubblici per la collettività di quel quartiere. Ci dispiace per loro e per l’impegno che avevano messo nel presentare le loro proposte, che speriamo possano prima o poi trovare sfogo in altro spazio pubblico”.

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