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Formula 1 2024: cosa ci aspetta quest'anno

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Formula 1 Formula 1 © nc
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Dopo la disputa dei primi due GP stagionali, ed in attesa del GP d’Australia che si correrà domenica prossima, diamo un’occhiata all’intero campionato per vedere cosa aspettarsi da questa stagione. Una domanda che nel paddock tutti si pongono è quella del possibile calo di interesse per la Formula Uno nel caso in cui si avesse una conferma del titolo sia da parte della Red Bull tra i costruttori che di Verstappen tra i piloti. Anche il mondiale di Formula Uno vede la possibilità di effettuare delle scommesse su gazzabet.it , sia sui risultati delle singole gare che sulla classifica generale del campionato.

Il dominio di Verstappen e della Red Bull
Come era stato evidente fin dalle prove che erano state effettuate prima della partenza della stagione, la Red Bull ha confermato la sua superiorità, mettendo a segno due doppiette ed altrettanto ha fatto il campione in carica, Max Verstappen, che si è aggiudicato anche le pole position sia in Bahrein che in Arabia Saudita. Un avvio di campionato che si riallaccia alla stagione precedente quando le due vetture di Verstappen e Perez furono capaci di conquistare il successo in 21 delle 22 gare stagionali. Con il programma 2024 che prevede la disputa di 24 GP, a cui si aggiungono le 6 gare sprint, la Red Bull pare intenzionata a realizzare un nuovo record e Max Verstappen a conquistare la sua quarta vittoria consecutiva nel mondiale. Il team austro – inglese ha tutte le carte in regola per andare alla caccia di questi record e la prova in programma in Australia potrebbe dare un segnale ancora più forte del suo dominio sulle rivali.

Nel 2024 l’avversaria numero 1 potrà essere la Ferrari?

La scuderia di Maranello ha iniziato la stagione meglio della precedente, quando era stata l’unica ad aggiudicarsi una vittoria, con Carlos Sainz che si era classificato primo nel GP di Singapore, e si propone quindi come la rivale più accreditata nei confronti della Red Bull. A fine 2023 la Ferrari si era classificata al terzo posto nella categoria costruttori, peggiorando il risultato dell’anno precedente e quindi la risalita diventa obbligatoria per la scuderia di maggiore spessore nella storia della Formula Uno. A Maranello nel periodo invernale hanno lavorato molto per ridurre il gap che la Red Bull, e all’interno della scuderia serpeggia molto ottimismo, anche se si è consci che attualmente resta ancora della distanza da colmare sia a livello di campionato piloti che costruttori. Le prime due prove, con i piazzamenti di Sainz nella gara del Bahrein e di Leclerc in quella dell’Arabia Saudita, fanno ben sperare in casa Ferrari. Dall’altra parte la Red Bull è andata alla ricerca di una estrema leggerezza e di soluzioni al limite, come dimostra il primo "crash test" non superato dalla vettura campione del mondo. Il campionato 2024 potrebbe quindi rappresentare nuovamente la sfida tra la "tradizione" di casa Ferrari e l’innovazione della casa costruttrice austro – inglese.

Un’occhiata in casa delle altre

Mercedes
Tra le altre scuderie, spera in una risalita anche la Mercedes, che il prossimo anno perderà l’ex campione del mondo Lewis Hamilton che ha confermato il suo passaggio in Ferrari dal 2025, e dopo aver completamente sbagliato macchina nelle due stagioni precedenti vuole risalire la china, ampliando il gruppo delle contendenti della Red Bull. Il progetto della vettura 2024 è di James Allison, che ha evidenziato come in quello precedente, di Elliot, fossero presenti degli errori, la cui correzione significa comunque una ripartenza in ritardo rispetto alle avversarie, non soltanto alla Red Bull.

McLaren

La scuderia britannica potrebbe rappresentare una sorpresa in questo campionato, ma allo stesso tempo si tratterebbe di una conferma, che nello scorso campionato ha fatto registrare una crescita importante, guidata dal suo team principal Andrea Stella, proveniente dalla Ferrari. La crescita della McLaren si è notata soprattutto nella seconda parte del campionato, quando c’è stata una maggiore costanza di rendimento della vettura e dei due piloti.

Alpine

L’Alpine ha rivoluzionato quasi tutto a luglio scorso, cambiando sia il team principal, che il direttore tecnico, oltre al direttore della marca, Laurent Rossi e il responsabile dell’academy, Davide Brivio. La scuderia francese che attualmente è agli ordini di Bruno Famin, deve assolutamente risvegliarsi in modo da soddisfare il proprio presidente, pena un possibile abbandono della categoria da parte del team.

Aston Martin

L’avvio dello scorso campionato era stato esaltante per l’Aston Martin, ma poi si è rovesciata la medaglia nel corso della stagione, con un calo che si è accentuato nel finale, per cui oggi la scuderia è attesa ad una controprova positiva. Per quanto riguarda i due piloti, Fernando Alonso è ancora molto agguerrito, ma i suoi 42 anni iniziano a farsi sentire anche se si è tolto molte soddisfazioni.

Il capitolo piloti

Per quanto riguarda i piloti, Max Verstappen, come di consueto, reciterà il ruolo della lepre e dietro di lui Perez vuole lottare almeno per la seconda posizione, mentre la coppia della Mercedes, gli inglesi Hamilton e Russell, sono chiamati a spingere molto per provare a risalire. Hamilton, che nella prossima stagione salirà su una Ferrari, coronando il sogno di tutti i piloti di Formula Uno, ha una grande voglia di rivincite per presentarsi a Maranello con un palmares ancora più importante di quello già in suo possesso, nonostante si avvicini ai 40 anni di età. In casa Ferrari, il confermato Charles Leclerc e Carlos Sainz, che a fine stagione lascerà Maranello, sono chiamati a dare il massimo con la nuova vettura, anche se il loro team principal, Fred Vasseur, sembra non avere fretta e voler procedere facendo un passo alla volta. Per quanto riguarda gli altri, certamente si potranno verificare dei risultati positivi in alcune corse come già successo in precedenza e sarà possibile anche qualche exploit durante le prove di qualifica. Intanto la prima sorpresa stagionale è stata quella del debutto sulla Ferrari del giovane inglese Olivier Bearman in occasione dell'assenza, in Arabia Saudita, di Carlos Sainz a causa dell'operazione di appendicite. Il giovane inglese si è anche classificato in zona punti.

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