28 APR 2025
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Forteto. Parla Pietracito: "Ora la politica vada fino in fondo". Parliamone, di domenica

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Forteto. Parla Pietracito: "Ora la politica vada fino in fondo". Parliamone, di domenica Forteto. Parla Pietracito: "Ora la politica vada fino in fondo". Parliamone, di domenica
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Ecco le parole del Presidente dell'Associazione Vittime del Forteto, Sergio Pietracito (che pubblichiamo integramente), a commento delle motivazioni della sentenza di secondo grado. Sentenza arrivata il 15 luglio 2016, confermando - sostanzialmente - l'impianto delle condanne inflitte in precedenza dal Tribunale. Dure le accuse delle II sezione penale della Corte d'Appello. In un passaggio, riguardo i maltrattamenti, si scrive: "Non si compendiavano esclusivamente in aggressioni fisiche o offese, ma si applicavano vieppiù in condizioni umilianti, sminuenti, castranti tese a comprimere la psiche della vittima". Di fatto, le 183 pagine redatte dai giudici assestano un ulteriore colpo a un sistema che è nato a Prato, si è sviluppato nel Mugello e poi, in Toscana, si è radicato. Non aggiungendo informazioni inedite, ma confermando - semmai - quanto già noto. Le condanne (dieci) sono state motivate e ampiamente legittimate da testimonianze, prove documentali e ricostruzioni. Compresa quella in solido alla cooperativa - seppur ridotta per questioni procedurali - che dovrebbe aggirarsi intorno agli 850mila euro. Adesso la palla - ma lo si dice da mesi - passa a Roma. In un gioco che è, ed è stato, un calvario. Entro Natale il Senato avrebbe dovuto discutere sulle eventuali procedure da approvare (commissione d'inchiesta parlamentare e commissariamento coop) secondo le direttive del dossier di 86 pagine redatto dalla commissione d'inchiesta bis dal settembre 2015 al giugno 2016. Che su questi punti era chiaro. E delineava un quadro preciso. La crisi governativa, però, ha allungato i tempi, facendo tornare tutto nell'incertezza. E proprio contro l'incertezza, in breve, si scaglia Pietracito.

Nessun complotto. Era tutto vero. Non vi erano fini speculativi. E ora? La politica, tutta, a Roma, risolva finalmente questa situazione imbarazzante per una società civile. Il Parlamento si svegli e faccia la propria parte. Per chi, sino ad ora, aveva scelto la via del "negazionismo" è  giunto il momento di leggere e leggersi finalmente le sentenze. Non serve altro. Dopo, e solo dopo, se si dimostreranno persone umane, persone degne di essere chiamate tali, faranno ciò che sino adesso non si è voluto fare. Sciogliere in qualche modo, per le vittime e per il bene di tutti, quella Setta. A Roma come in via Cavour non ci si dimentichi mai di tutte quelle persone, adesso uomini e donne adulte ma un tempo bambini e bambine innocenti, collocate con superficialità in quel contesto di cui i contorni abusanti e totalizzanti erano già ben evidenziati da sentenze passate in giudicato (quella dell'85, Ndr). Purtroppo molti, per sopraggiunta prescrizione, non hanno potuto avere nel processo il giusto riconoscimento civile. Ora meritano di vedere l'impegno, da parte di tutti, per portare fino in fondo l'orrenda storia del Forteto. Sergio Pietracito

 

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