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Frana in via Colognolese a Pontassieve, ancora chiusa la strada.

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Frana in via Colognolese a Pontassieve, ancora chiusa la strada. Frana in via Colognolese a Pontassieve, ancora chiusa la strada. © n.c.
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Il tratto di strada interessato collega Pontassieve - dal quartiere residenziale Fossato - alla frazione di Montebonello, confinante con Rufina dall’altra parte del ponte sul fiume Sieve. Pontassieve – E’ dei giorni scorsi la frana che ha causato l’interruzione di via Colognolese, nel Comune di Pontassieve, il tratto di strada che collega la cittadina, prima, con la frazione di Montebonello, poi, con il Comune di Rufina. L’ “altezza” dell’interruzione è grosso modo nel tortuoso tratto di “montagnole” - tutte sali e scendi - che si affacciano sulla frazione di Stentatoio del Comune di Pelago, sulla riva opposta al di là del fiume. L’ondata di maltempo dei giorni scorsi, con forti piogge e venti, ha causato il crollo franoso di parte del versante montuoso, che a sua volta, ha provocato l’accumulo di un ammasso di detriti proprio sull’intera carreggiata, impedendo così il passaggio ai veicoli a motore tradizionali. Infatti sarebbe possibile attraversare il punto interessato con adeguati mezzi da fuoristrada, ma per motivi di sicurezza il tratto è stato chiuso al transito. Ormai è da diversi giorni che la strada è interrotta, e il disagio per i cittadini della zona è considerevole, perché i residenti sono costretti a transitare dalla SS 67 per raggiungere uno dei due capoluoghi limitrofi, oppure dalla strada un po’ più a monte, che passa per le vie di Grignano e Vetrice (vicino a Montefiesole) proprio in prossimità del Lago di Vetrice. Sicuramente l’intervento necessario alla messa in sicurezza della strada non è banale, anche perché questo tratto in passato era poco più che un sentiero, una “mulattiera”, predisposto fortemente a smottamenti per la posizione, le caratteristiche orografiche e idriche dello scosceso pendio su cui si trova. Intanto si tratterebbe di riaprire la strada per consentirne di nuovo la praticabilità, previo lo spostamento dei detriti dalla carreggiata. Poi dovrebbe essere messo in sicurezza tutto il tratto, con un intervento più organico di prevenzione dal dissesto franoso in relazione a precipitazioni meteoriche, ma sono tutti lavori sicuramente molto più costosi. Reperire le ingenti risorse necessarie per questo tipo di interventi non è facile per le amministrazioni locali. Solo nel 2015 il Comune di Pontassieve ha speso 800mila euro per gli interventi di messa in sicurezza dei tratti stradali di Santa Brigida e lungo via Sant'Eustachio in Acone. A cui si aggiungono altri fondi, stanziati negli anni precedenti, per ulteriori interventi nella frazione di Doccia, svolti durante lo scorso anno. Purtroppo tutta la zona del territorio comunale di Pontassieve, che arriva fino al Monte Giovi, è interessata da problemi di questa casistica.

 

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