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"Furti e spaccio non si fermano": l’ennesima denuncia dei Cittadini Attivi di San Jacopino

Galoppini dello spaccio nelle strade del rione e in qualche caso offrono un assaggio della loro merce, i danneggiamenti sulle auto in sosta non si fermano.

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Una siringa di un buco appena fatto nella siepe di Viale Redi. Una siringa di un buco appena fatto nella siepe di Viale Redi. © OkNews24
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Galoppini o “pali” che girano su e giù  per le vie del rione in attesa di vendere la dose a qualcuno, le panchine coperte dalle siepi nel viale Redi sotto le quali sempre più spesso vengono ritrovate siringhe usate. 
Non c’è pace per gli abitanti del rione San Jacopino che tornano a denunciare con forza la recrudescenza della microcriminalità e chiedono di nuovo che i controlli delle forze dell’ordine siano tangibili specialmente nel tardo pomeriggio. La notte poi, denunciano ancora, è l’ubriachezza molesta a farla da padrone.

“Stiamo assistendo ogni settimana alla presenza di danneggiamenti di vetri e specchietti sulle vetture in sosta – racconta Simone Gianfaldoni, presidente del Comitato Cittadini Attivi che da anni si batte per una migliore vivibilità nel rione vasto che fra l’altro è vicinissimo all’ex hotel Astor e da quella via Maragliano divenuta tristemente famosa a livello nazionale per la scomparsa della piccola Kata di cui non si sa più nulla ormai da diciassette lunghissimi giorni -. I residenti ormai sono all’esasperazione: hanno avuto per due, tre volte il vetro dell’auto in frantumi con un esborso economico non indifferente. Ma il vero problema è lo spaccio di droga che è molto presente nelle vie  meno  a rischio controlli delle forze dell’ordine con i pusher che arrivano perfino sulla pista ciclabile accanto alla tramvia e addirittura offrono un assaggio preventivo della loro “merce”.

Il Comitato torna a chiedere maggiori controlli e ricorda le numerose segnalazioni fatte agli uffici dell’amministrazione auspicando che più “occhi” entrino a regime come deterrente, anche con l’ausilio  della vigilanza privata. “Se i controlli mollano – conclude – i malintenzionati e spacciatori ritornano vanificando il buon lavoro fatto da tutti con il rischio che si torni in dietro nel tempo dove poi la situazione sarebbe difficile da risolvere”.

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