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Le cerimonie e la gara ciclistica in occasione dell’80° Anniversario della Liberazione di Borgo San Lorenzo

Chi furono i primi partigiani a entrare in Borgo l’11 settembre 1944…

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Autorità militari nella Pieve di San Lorenzo; a sx il Capitano dei Carabinieri Francesco Ferrara e il Maresciallo Pietro Vecciarelli con due ufficiali dell’Esercito. Autorità militari nella Pieve di San Lorenzo; a sx il Capitano dei Carabinieri Francesco Ferrara e il Maresciallo Pietro Vecciarelli con due ufficiali dell’Esercito. © A. Giovannini
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Al di là del comunicati ufficiali che sono stati pubblicati, unitariamente dai social locali, molte cose sono state tralasciate di questa significativa giornata per la storia del nostra cittadina, che ha decorosamente commemorato, nonostante la poca presenza della popolazione, gli 80 anni della Liberazione avvenuta lunedì 11 settembre 1944 e i 79 anni della gara ciclistica sempre intitolata all’evento, che si svolse  mercoledì 11 settembre 1946, ideata e organizzata dal Gruppo Sportivo Giovanile ”Gino Bartali” di Borgo San Lorenzo.

Dopo una conviviale allestita sabato 14 settembre 2024, presso i locali  della ProForma negli ex locali del P.D., dietro l‘ufficio postale in via Martin Luther King, il giorno successivo, domenica 15 settembre 2024, è stata la giornata dove la commemorazione ha avuto il suo epilogo con diversi e variegati eventi. Infatti le cerimonie sono iniziate con la celebrazione della Santa Messa nella Pieve di San Lorenzo, in suffragio di tutti i caduti delle guerre, celebrata dal Pievano don Luciano Marchetti, alla presenza del sindaco Leonardo Romagnoli, con il gonfalone insignito di medaglia d’oro al Valor Civile (grazie anche alla battaglia condotta, con orgoglio, dallo scrivente di queste note), alcuni assessori e Paola Poggini dell’Anpi, le autorità militari fra cui il nuovo comandante della Compagnia dei Carabinieri Capitano Francesco Ferrara, accompagnato dal Maresciallo Pietro Vecciarelli, il Luogotenente della Guardia di Finanza Vincenzo Emanuele, l’associazione  Carabinieri in congedo con il gonfalone, l’associazione del Gruppo Alpini con il gagliardetto, l’Anpi con la bandiera, la confraternita di Misericordia, il Gruppo Donatori di Sangue Frates, l’Unitalsi, e non per ultimo il labaro dell’Associazione Nazionale delle Vittime Civili, con il presidente Aurelio Frulli.

Dopo la cerimonia religiosa, tutti i partecipanti si sono portati davanti al palazzo municipale dove ha avuto luogo la cerimonia ufficiale, con il saluto del sindaco Leonardo Romagnoli, l’interventi di Federica Cerbai, presidente del Consiglio Comunale, quindi l’intervento ufficiale di Andrea Morandi, Vicepresidente dell’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea. Poi è giunto Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, che ha ricordato, fra l’altro, che quando giunsero gli alleati c’era già un sindaco, Beppe Maggi, all’epoca commissario politico della Brigata ”Lavacchini”. Sommessamente vogliamo ricordare a Giani, che quello che ha detto non corrisponde a verità.

Entrarono in Borgo San Lorenzo, ormai deserto con i tedeschi in fuga già verso il Passo della Colla, una squadra della citata Brigata “Lavacchini” comandata da  Ottavio Pini (sparviero), - dopo poco il Pini non ne volle più sapere  della brigata partigiana e se ne allontanò -  quindi Alfredo Poli (carrista), Paolo Lapucci (stioppo), Aldo Tartarelli (furia), Eugenio Belli (pirata) e Antonio Tortoli (piccione), entrarono in Borgo San Lorenzo dai campi di Olmi. Dopo poche ore mentre erano sul ponte della Sieve videro in lontananza in fondo lo stradone al bivio per Olmi, una Jepp Wills con a boro soldati che avevano in testa il classico  elmetto a bacinella; erano i primi soldati della 7^ Divisione Inglese. Erano le 17,30 dell'11 settembre 1944. L’unica autorità rimasta in paese era quella straordinaria figura che fu il pievano don Ugo Corsini e due carabinieri. Gli altri, sindaco in testa, presero possesso dell’amministrazione comunale molti mesi dopo.

Scritta questa precisazione storica, (abbiamo il diario manoscritto di Ottavio Pini che pubblicammo sul libro “E la gioventù trovò la vita – presenza salesiana a Borgo San Lorenzo: 1935/1967),  dopo la deposizione delle corone d’alloro al monumento dei caduti della I^ Guerra Mondiale, al monumento delle Vittime Civili, al monumento dei partigiani, al monumento degli alpini per terminare un momento commemorativo nella Cappella Ossario dove sono sepolti i partigiani al cimitero della Confraternita di Misericordia. Il corteo è stato accompagnato, come da diversi anni, dalle note musicali della Banda Musicale “Giuseppe Verdi” di Signa.

Nel pomeriggio eccoci nel viale Europa Unita ad assistere alla partenza della 79^ Coppa della Liberazione, una manifestazione sportiva molto sentita dai tanti appassionati, organizzata dal Club Ciclo Appenninico 1907 e dall’Anpi, che ha visto al nastro di partenza oltre 140 atleti provenienti dalla Toscana e da alcune regioni italiane. Tecnicamente parlando il folto plotone è sempre stato quasi al completo, per poi frazionarsi nell’ultimo giro quando  il percorso ha portato gli atleti a scalare la corta ma micidiale salita delle Salaiole, per scendere poi a Polcanto e quindi all’arrivo. Due corridori della stessa società, la “Bruno Gaiga Campi” di Verona, Bruno Viero e Patrick Pezzo Rosola, sono giunti soli tenendosi quasi per mano, mentre è giunto terzo  Xavier Bordignon della S.C. Postomia di Treviso, completando il podio.

Davvero una bella gara e a tratti entusiasmante specialmente sulla salita delle Salaiole in mezzo a tanti sportivi molti dei quali di fuori regione. Dopo la premiazione all’interno del palazzo comunale, si è così conclusa una bella pagina storica della nostra cittadina, dando appuntamento all’anno prossimo, a Dio piacendo, all’80° anniversario della Coppa della Liberazione, ideata e organizzata dal Gruppo Sportivo Giovanile “Gino Bartali” di Borgo San Lorenzo, e che fu disputata su strade ancora disastrate dalla guerra, proprio il giorno della liberazione di Borgo: l’11 settembre del 1946.    

 

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