Nonostante che nel nostro piccolo abbiamo più volte ricordato, nel corso di tanti anni, la figura del dott. Guglielmo Sanguinetti (vedi La Nazione, il Galletto, il Filo, OKMugello, Sito Appennino Bologna), molti sono i borghigiani in particolare e i mugellani in generale che non conoscono, o larvatamente ricordano, la grande figura di questo medico, che durante i 30 anni del suo servizio medico, fra Ronta di Mugello prima e Borgo San Lorenzo poi (1920 – 1947) , ha lasciato una profonda impronta in terra mugellana, prima di trasferirsi a San Giovanni Rotondo per erigere quel monumentale ospedale che porta il nome di “Casa Sollievo della Sofferenza”, accanto a Padre Pio, che si dice il destino fra breve su Rai 1 andrà in onda un film completo ed atteso sul Santo di Pietrelcina.
Brevemente vogliamo ricordare che Sanguinetti, nativo di Parma, sposato con la signora Emilia Spillman (non ebbero figli), socialista di estrazione e anticlericale, una volta conosciuto Padre Pio, per una serie di circostanze davvero imprevedibili, lasciò Borgo San Lorenzo subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, per andare a redigere unitamente ad altri grandi professionisti quello che è considerato uno dei più grandi e moderni ospedali italiani come “Casa Sollievo della Sofferenza”. Purtroppo morì improvvisamente nel 1955, pochi mesi prima dell’apertura della struttura ospedaliera, ma la sua figura è rimasta indelebile in quel grande territorio, se è vero com’è vero che il suo volto troneggia all’ingresso dell’Ospedale con un busto in bronzo (opera dello scultore mugellano Prof. Antonio Berti di San Piero a Sieve), mentre l’amministrazione comunale della cittadina pugliese gli intitolò una strada.
Grazie all’amico Arch. Dario Zingaretti e al suo staff dell’Ordine degli Architetti di Foggia, del Gruppo di Studio e Ricerche Storiche (più volte citati negli ultimi anni nei diversi articoli pubblicati su OKMugello sulla figura di Guglielmo Sanguinetti), siamo venuti a conoscenza di tanti inediti episodi del medico a San Giovanni Rotondo. Tempo indietro, venimmo a sapere che il dott. Stefano Campanella, noto professionista, giornalista parlamentare, scrittore, vaticanista, attualmente direttore generale di Padre Pio TV, ha dato alle stampe (con un nostro modesto contributo sulla presenza di Sanguinetti nel Mugello), un bellissimo volume intitolato “ Il Medico con le scarpe rotte” (biografia del braccio destro di Padre Pio, nella realizzazione di Casa Sollievo della Sofferenza) con la prefazione del dott. Filippo Anelli, Presidente Nazionale dell’Ordine dei Medici, che così scrive in una breve parentesi della prefazione:“ Ritengo che la figura del Dott. Guglielmo Sanguinetti meriti di essere conosciuta dal grande pubblico e, in particolare, dai colleghi e dagli studenti di Medicina, ai quali potrà comunicare, con l’esempio della sua vita, che per essere un buon medico bisogna certamente metterci la testa. ma anche il cuore”.
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La biografia dedicata al dott. Guglielmo Sanguinetti a cura di Stefano Campanella, è di una profondità e di una minuziosità che ha davvero dell’incredibile. La nascita in quel di Parma (1894), l’adolescenza, la giovinezza, gli studi, la conoscenza della giovane Emilia Spilmann a Roma e il loro matrimonio, purtroppo non allietato dalla nascita di figli.
Poi ecco la prima condotta sanitaria a Ronta di Mugello ( 1921), nel comune di Borgo San Lorenzo, quindi nello stesso capoluogo fino al 1947, quando lasciando il Mugello, iniziò la seconda, grande, straordinaria vita di questo medico, ateo e anticlericale, ma che una volta conosciuto Padre Pio da Pietrelcina, lasciò beni e prebende per andare a rimboccarsi le maniche per innalzare unitamente ad altri grande personaggi, uno dei più magnifici ospedali d’Italia, costruito con le elemosine di migliaia di popolani e gente umile.
Queste poche parole sono una minima parte, non danno cioè l’esatta cognizione di quello che riporta nel libro (15 capitoli – 287 pag.), l’autore Stefano Campanella, che ha elevato molto in alto questa straordinaria figura, che nella sua breve vita, ha onorato la terra del Mugello e di San Giovanni Rotondo.
Purtroppo siamo rimasti pochissimi in loco che ancora si ricordano del Dott. Guglielmo Sanguinetti (la Sala di Radiologia medica della Misericordia di Borgo San Lorenzo è a lui intitolata), ma la storia, eccola là, a riportare alla luce, dopo quasi 80 anni, la vita di un personaggio che ha portato in alto il nome di Borgo San Lorenzo in particolare e del Mugello in generale. Un riconoscimento perenne, che ricordi il suo nome, sarebbe auspicabile.