19 MAR 2025
OK!Firenze

I Diritti Umani protagonisti del Carnevale di Pace 2003

Gioventù per i Diritti Umani sfila in corteo con le comunità etniche di tutto il mondo per celebrare la pace e la tolleranza come valori fondanti.

  • 99
Carnevale  Diritti Umani Carnevale Diritti Umani © Giovanni Trambusti
Font +: 22px16px
Stampa Commenta

 

Pace, Diritti Umani, integrazione fra culture ed etnie diverse, musica, danza e soprattutto tanti colori ed allegria: ecco gli ingredienti che da tanti anni compongono la magia del Carnevale di Pace, la più amata e seguita manifestazione popolare del Quartiere 5.

Un lungo corteo con centinaia di partecipanti, in rappresentanza di decine di nazioni e associazioni, ha preso il via dal Parco San Donato a Novoli, ha sfilato lungo le vie pedonali del quartiere per giungere nella scenografica piazza ovale del Centro Commerciale San Donato.

Una volta in piazza, gremita di bambini e famiglie, le comunità straniere e le associazioni locali si sono esibite sul palco con canti, balli e appelli al rispetto dei Diritti Umani in tutto il pianeta.

Sul tema dei diritti umani sono intervenuti i volontari dell’associazione internazionale Gioventù per i Diritti Umani (Youth for Human Rights International) che hanno illustrato le loro attività educative nelle scuole toscane. Lo scopo dell’associazione è essenzialmente quello di diffondere la conoscenza della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo delle Nazioni Unite, approvata e sottoscritta nel 1948 dalla quasi totalità delle nazioni del mondo. I volontari vanno nelle scuole di ogni ordine e grado illustrando agli studenti i 30 Diritti Umani della Dichiarazione Universale. Il loro pensiero è che solo giovani consapevoli che conoscono i loro diritti saranno disposti a lottare perché vengano rispettati dovunque sulla Terra.

L’associazione Gioventù per i Diritti Umani si ispira al pensiero e alle opere del filosofo e umanitario L. Ron Hubbard, che dichiarò: “I Diritti Umani devono essere resi una realtà, non un sogno idealistico". E per renderli una realtà, bisogna formare le nuove generazioni.

 

Lascia un commento
stai rispondendo a