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Il Mugello sulla Rai e su Mediaset

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Il Provinciale Il Provinciale © Ok Mugello
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Crediamo, che la Rai e… Mediaset, visto e considerato le divisioni, facilmente intuibili di concorrenza, non si siano messe d’accordo per mandare in onda lo stesso giorno e quasi alla stessa ora, due bellissimi documentari inerenti alla nostra terra, al nostro Mugello. E invece è andata così. Domenica  26 febbraio dell’anno 2023, Canale 5 di Mediaset ha mandato in onda alle ore 12, un lungo filmato sul Mugello e dopo due ore, alle 14, il secondo canale della Rai, ha anch’essa mandato in onda altrettanto documentario sul Mugello.

Anche il più accanito scommettitore, siamo estremamente certi, non avrebbe scommesso un euro sulla concomitanza mugellana nelle più grandi e seguite emittenti televisive nazionali. Certo e ne siamo felici, poiché chissà quanti milioni di italiani avranno conosciuto più a fondo la “mugellana vallata”, come scriveva don Lino Chini a metà ‘800. Dunque, il primo documentario, anche se era già stato fatto visionare due anni orsono (ma questo non cambia nulla sulla visibilità), si è focalizzato sulla zootecnia e sui cibi che il Mugello offre.

L’azienda agricola presa in considerazione è stata radiografata in tutte le sue sfaccettature così anche i gustosi e succolenti cibi; dal tortello ai maccheroni, dagli arrosti ai bolliti, dai formaggi ai salumi, dai vini al pane fragrante, insomma  un variegato proscenio alimentare che senz’altro - vista l’ora - avrà fatto venire l’acquolina alla bocca a milioni di italiani.

Il documentario della Rai invece, ha focalizzato il video sulla figura di don Lorenzo Milani, il conosciuto parroco di Sant’Andrea a Barbiana (la sua vita, la scuola, i suoi ragazzi, le sue vicissitudini, la morte), che ha travalicato i confini del Mugello su tutto il territorio nazionale e all’estero. Però il documentario si è anche soffermato con dovizia di particolare su una grande azienda zootecnica a Piazzano, poi sul Monte Altuzzo dove fu combattuta fra tedeschi e americani una tragica battaglia dove restarono sul terreno ben 300 soldati. Quindi il territorio del lago di Bilancino e non per ultimo, ecco il giornalista, seduto al desco sul Passo del Giogo ad addentellare una gustosa bistecca. Ed è giusto così, perché “tutti i salmi vanno a finire in gloria”!
Comunque al di là delle battute, una visione davvero positiva ed estremamente interessante da tutti i lati: storici, sociali, culturali, gastronomici. 

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