Pubblichiamo il testo del resoconto del Consiglio dell'Unione Montana dei Comuni del Mugello a cura del gruppo "Mugello in Comune", un interessante documento per conoscere alcuni fatti della Pubblica Amministrazione, arrivato alla nostra Redazione.
Abbiamo iniziato il Consiglio del 7 marzo con un minuto di silenzio, oltre alle dichiarazioni di cordoglio per la prematura scomparsa dell’attivista Piera Ballabio, che è venuta a mancare nella notte del 6 Marzo; donna che è stata nelle istituzioni sia come consigliera che come dipendente della Comunità montana prima e Unione Montana dei Comuni del Mugello poi. Grande donna stimata, sensibile e capace, che si è spesa come attivista per la tutela del diritto di beni essenziali come l’acqua e la sua ripubblicizzazione, per la salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio, promuovendo la diminuzione della produzione dei rifiuti attraverso la strategia rifiuti zero, e contro l’assalto dei nostri crinali da parte del profitto legato all’eolico industriale.
Siamo passati poi alla discussione del Bilancio di previsione, manifestando la necessità di conoscere il progredire dei lavori del Piano Agricolo Forestale, magari con commissioni apposite.
Sul bilancio, già in passato avevamo manifestato il nostro dissenso riguardo la questione dei soldi dell’addendum per i danni fatti dai lavori della TAV, che abbiamo dovuto restituire alla regione Toscana perché non spesi e che adesso si dice di voler conferire al consorzio di bonifica, per progetti che attualmente non sono stati palesati.
In questo bilancio poi, non è presente alcun piano operativo o impegno di spesa, per il mantenimento del minimo vitale del torrente Carza, torrente gravemente impattato sempre dai lavori della TAV. Tale impegno un tempo era stato preso come Unione dei Comuni, mantenendo peraltro anche a tale scopo, l’Osservatorio Ambientale Locale, che però di fatto non ha prodotto alcun progetto attuativo.
Il fatto poi che si decida, anche se per importi di modica cifra, di estinguere anticipatamente alcuni debiti con la cassa depositi e prestiti, accollandosi le conseguenti penali, denota come questo ente di II livello, non abbia al momento una grossa progettualità di investimenti, progettualità però possibile a nostro avviso, visto che vengono chiusi i bilanci sempre con importanti avanzi di amministrazione.
Anche il recesso disposto verso la società Pianvallico, fatto senza capire se la stessa poteva essere organizzata per gestire direttamente, reinternalizzando ad esempio, alcuni servizi per i cittadini, come l’acqua, i rifiuti, o il trasporto interno all’unione, od ancora come incubatrice di imprese locali, ci ha lasciati un po' perplessi.
Si è scelto poi, in questo bilancio, di investire ulteriori 79 mila euro per l’implementazione di impianti di videosorveglianza, impianti che secondo noi, nel nostro territorio, sono più che sufficienti.
Parlando del Documento unico di Programmazione, che dovrebbe esplicitare le intenzioni politiche presenti nel bilancio, vediamo come questo sia stato redatto superficialmente, senza aggiornarlo, ma limitandosi a fare un copia incolla di DUP precedenti, senza peraltro indicarne i dati previsti.
Anche per queste motivazioni il nostro voto è stato contrario.
Riguardo al punto sulla Tassa di soggiorno, della quale abbiamo apprezzato l’intenzione di riunire in un unico importo sia affittacamere professionali che non professionali, ci ha lasciati perplessi il fatto che gli aumenti incideranno già dal primo Luglio, a stagione già prenotata, e non ad esempio dal prossimo primo gennaio, come la scelta più logica avrebbe consigliato.
Abbiamo notato poi che, nonostante in generale sia previsto un contributo di 0,50 centesimi di tassa di soggiorno per le aree sosta, all’Autodromo del Mugello, sebbene per il motomondiale per la sosta dei camper venga chiesto un biglietto maggiorato, non viene fatta pagare alcuna tassa di soggiorno, ed oltre ai camper, all’interno dello stesso, durante il motomondiale sono presenti aree attrezzate per far campeggiare anche le tende.
Come ultimo punto ma non per importanza, ci hanno risposto riguardo all’interrogazione sulla segnalazione che ci era arrivata, di invio delle donne, per la chirurgia oncologica femminile, ovvero mammella e apparato genitale, al presidio ospedaliero di Ponte a Niccheri, con tutti i disagi connessi alla distanza di tale presidio che ben possiamo comprendere.
E’ importante continuare a monitorare la sanità territoriale, anche perché ci preoccupa il lento diminuire dei servizi del nostro ospedale, che porta di conseguenza alla perdita di prestigio e di operatori. E’ importante poi capire e monitorare come verranno investiti i fondi del PNRR in sanità nel nostro territorio. Il nostro paese con questi fondi si indebiterà, e dobbiamo evitare che gli stessi producano dei bei contenitori, privi di servizi di qualità gestiti dal pubblico, al suo interno.
Oltre alla chirurgia oncologica, anche altri servizi stanno diminuendo nel nostro territorio. Dalla Dietista, contrariamente a quanto veniva fatto in passato, oggi possono accedere solo utenti per consulenze ospedaliere, e il servizio di terapia oncologica, sembra per mancanza di personale sufficiente a lavorare su 12 ore, viene dirottato su Ponte a Niccheri (sotto questo aspetto non possono giustificare il tutto attribuendolo ai problemi di sicurezza, visto che i protocolli di terapia oncologica, sono nazionali!).
Considerato poi che i lavori per il consolidamento sismico del nostro presidio ospedaliero, nonché di ampliamento del polivalente, nonostante le numerose promesse, non sono ancora iniziati, come richiesto in una mozione votata all’unanimità, abbiamo ritenuto importante sollecitare al controllo del progredire dei lavori, anche attraverso commissioni di Unione dei comuni del Mugello.
Tornando all’interrogazione, ci è stato risposto che nella chirurgia senologica, per lavorare in sicurezza il presidio deve effettuare almeno 150 interventi l’anno, cosa che l’ospedale di Borgo non effettua. Non capiamo perché la sicurezza di una attività chirurgica, debba essere misurata con numeri di struttura e non di operatore, per un intervento che oltretutto ha complicazioni post operatorie poco frequenti e quasi mai vitali. Non ne capiamo infatti il nesso scientifico. Il traguardo dei 150 interventi ad operatore, unico nesso scientifico possibile, potrebbe essere tranquillamente superato con una equipe itinerante, in supporto agli operatori del presidio.
Volevamo poi con l’interrogazione capire il trend mensile degli interventi delle donne domiciliate nel Mugello (maggiore delle donne residenti fornite), per verificare, come sembra, se le donne che dovevano operarsi di chirurgia oncologica femminile, negli ultimi mesi venivano operate maggiormente nell’ospedale di Ponte a Niccheri. Questo dato non ci è stato fornito, ma dal dato aggregato annuale fornito, è possibile vedere, che oltre a PN alcune donne si sono operate a Careggi, adducendo il tutto ad una loro libera scelta.
Certo, quando si inviano donne, fin dalla preospedalizzazione, nel presidio di Ponte a Niccheri, è difficile affermare che questo si tratti di una libera scelta!
Riguardo all’apparato genitale femminile, nell’interrogazione viene risposto che Borgo San Lorenzo, è un presidio a cui è stata dedicata la chirurgia della vulva, mentre Ponte a Niccheri è diventato l’ospedale di riferimento per il resto della chirurgia oncologica.
E pensare che un tempo, per alcune patologie, grazie alla fama degli operatori che operavano nell’ospedale di Borgo San Lorenzo, venivano ad operarsi da tutta toscana!
Non lamentiamoci comunque, se ad un’offerta di Ponte a Niccheri, molto distante dal nostro territorio, sempre più donne preferiscono dirottarsi in altra Azienda, ovvero L’Azienda universitaria di Careggi, o addirittura, dall’alto Mugello, in Emilia Romagna!
Pensiamo indispensabile, in un momento storico come questo, occuparci di Servizi Sanitari, e continueremo a parlarne e a confrontarci per capire come difendere la sanità pubblica arginandone i problemi, anche giovedì 6 Aprile, al cinema Arzach di Scarperia, in un dibattito che seguirà alla proiezione del Film: “C’era una volta in Italia, Giacarta sta arrivando”, di Federico Greco e Mirco Melchiorre.
Per il gruppo Mugello in comune,
Tatiana Bertini, Leonardo Romagnoli, Stefano Berni, Emiliano Salsetta