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Il romanzo di Miniati: una vita vissuta

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Il romanzo di Miniati: una vita vissuta Il romanzo di Miniati: una vita vissuta © n.c.
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Pomeriggio indimenticabile quello vissuto sabato 7 dicembre 2014, nella sala delle conferenze di Villa Pecori Giraldi a Borgo San Lorenzo per la presentazione del libro di Massimiliano Miniati denominato “ Perchè si dimentichi di me”, pubblicato con i tipi dello Edizioni Noferini (in vendita in tutte le librerie ed edicole; € 12.00), un libro romanzato molto atteso, come poi si è visto dalla partecipazione molto numerosa e qualificata, in modo particolare del settore medico e sanitario. Non è facile recensire un romanzo, che poi si è rivelato vero, di una porzione di vita vissuta, con grande intensità morale, sociale, umano, poiché bisogna entrare nell’io interiore del personaggio del libro e dell’autore dello stesso, ma tant’è, la vita ci riserva anche queste parentesi che dobbiamo accettare in tutte le sue sfaccettature. Massimiliano un giorno chiamò Paola, anzi al contrario fu Paola che chiamò Massimiliano, portandolo a conoscenza, come fece con tanti amici cari (fra questi anche lo scrivente di queste note, segno di una amicizia atavica e di un rispetto profondo), di una cosa talmente angosciante da restare senza parole, un brutto male. Il timore, la paura, la sensazione di una vita minata, una voragine davanti senza appello, poi la diagnosi confermata, le prime cure, le sedute sanitarie, l’intervento chirurgico, il ritorno a casa, alla famiglia, al lavoro, agli amici, ai colleghi. Massimiliano è un ragazzo estremamente sensibile (basta leggere i suoi romanzi), e in questa parentesi di vita vissuta, su indicazioni dell’…..imputata, ovvero dell’interessata, ecco venir fuori questo ”libro-romanzo-vero”, impregnato sì di angosce, ma anche di tante speranze. Quanto ci sarebbe da scrivere ancora, dopo alcuni colloqui con Paola e Massimiliano, ma il dovere di cronaca di quell’immenso pomeriggio di umanità, ci impone di ricordare che al tavolo della presidenza, vicini a Paola e Massimiliano, che prima di sedersi dispensava bouquet di fiori, c’erano Cristina Becchi (assessore alla Cultura), Massimo Fabbiani (direttore U.O. Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale del Mugello), Marco Talluri (Direttore Responsabile di Tele Iride), Carlina Torta (attrice teatrale), Serena Pinzani (caporedattore del settimanale il galletto) ed Emilia Paternostro (Direzione del Teatro Corsini - Catalyst). Diciamo subito che gli interventi con lo svolgimento del tema in campo, potevano incanalarsi su un binario triste, ed invece nonostante testimonianze abbastanza forti, l’atmosfera è scivolata su un binario, senz’altro di grande emotività, ma nello stesso momento simpatico, a tratti esilarante; tutto questo perché fra Paola e Massimiliano, la prima a dettare il secondo a scrivere e far rileggere, si era creata una tale unità di intenti che finivano per dirsi battute simpatiche, stuzzicandosi a vicenda. Il pubblico, al di là di certi interventi di forte impatto emotivo (tutti i relatori nel loro settore hanno portato significative testimonianze), ha compreso che nella gravità della situazione, la vita può essere ancora vissuta anche un certe condizioni. Fra la realtà (Paola Leoni) e lo scritto (Massimiliano Miniati), resta la coscienza di una profonda umanità, la forza di lottare e la voglia di vivere. Un piccolo-grande libro. Grazie. Sullo sfondo lo scrittore Massimiliano Miniati a donar bouquet prima della presentazione del suo libro.   Un momento della presentazione del libro, da sinistra Serena Pinzani, Paola Leoni e Massimiliano Miniati.   Il tavolo della presidenza; da sinistra Carlina Torta, Massimo Fabbiani, Serena Pinzani, Paola Leoni, Massimiliano Miniati, Marco Talluri, Cristina Becchi e Emilia Paternostro.   ( Foto cronaca a cura di Valerio Valdinoci; MVM Photograph – www. mvmphoto.it)    

 

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Commenti 1
  • CARLO

    Bella recensione, profonda e umana. davvero.

    rispondi a CARLO
    gio 11 dicembre 2014 06:22