I Carabinieri della Stazione di Scarperia, in collaborazione con i militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Firenze, hanno effettuato controlli tesi a verificare la legittima percezione del reddito di cittadinanza. Dagli accertamenti sono emersi profili di responsabilità a carico di otto persone. Le stesse avrebbero fornito indicazioni non veritiere sul proprio stato, senza le quali non avrebbero avuto titolo al beneficio.
Si tratta di cinque uomini e tre donne; quattro di loro sono originari di Paesi stranieri. Tra loro, rilevano gli importi percepiti da alcuni: 10.500 euro per un 64enne italiano, originario di Roma ma residente in Mugello; € 9.000 per un altro 64enne originario di Palermo ed € 3.000 per un 41enne nigeriano, entrambi residenti nel territorio. Gli altri soggetti avrebbero percepito indebitamente benefici non dovuti, per compensi che vanno dai 240 a 1.500 euro. Tutti sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Firenze, per l’ipotesi delittuosa di illecita percezione del reddito di cittadinanza.
Mario Biagini
Fa piacere che si scopri o questi "truffatori", ma chi è il che ha fatto la certificazione?? Va colpito anch'esso che non merita di proseguire nel suo lavoro quotidiano di certificatore, ma visto che devi presentare quanto possiedi ein banca a inizio e fine anno!!! Il Mugello è pieno di questi individui, ma fare i nomi può costare caro
Astera per Astra.
Perché delocalizzare, quando puoi sfruttarli qui... Ma solo io ho l' impressione di vedere saltar fuori più nigeriani di quanti metri quadri ...possano contenerli ? Ne metti 10 in una casa da ristrutturare di 30 metri quadri, a duecento euro a cranio,in contanti... e sono già 2000 euro al mese. Facile. Quando hai messo da parte gli affitti, ristrutturi e li butti fuori, gli dici che vendi ...Perché delocalizzare? C'è sotto molto, ma molto di più... C' è un sacco di gente senza lavoro, ma stranamente... Sono vent' anni, che va avanti questa storia... Quello che ho scritto è cinico e crudele, ma non è in un altro modo. È semplicemente così. E non sono io che alimento le vane speranze. Non possiedo un' azienda da salvare.