Imprenditore denuncia le banche per usura, succede a Rufina © n.c.
E intanto, rovinato, fa il lavapiatti un ristorante. Non accade spesso che un imprenditore denunci la propria banca per usura. Eppure è quello che è successo a Rufina, segno di tempi 'difficili' e di una crisi che non si vuole allontanare. La storia è quella di Andrea Rossi, imprenditore edile finito nel ciclone per aver 'staccato' in favore di un artigiano tre assegni per i quali non aveva in banca la necessaria copertura. Da lì, nonostante lui racconti di aver ricevuto (nell'immediatezza dei fatti) rassicurazioni dalla propria banca; è partita invece la segnale di allarme alla centrale interbancaria, la richiesta di rientro nei fidi ed il pignoramento delle proprietà sue e dell'azienda. Ed ora, in attesa che il Tribunale si pronunci sulla sua linea difensiva e sulla questione dell'usura (sui suoi conti erano stati applicati dalle banche tassi fino al 30%) ha chiesto al Tribunale di sospendere le aste dei suoi beni personali. Per evitare che, se gli sarà riconosciuta la ragione, sia comunque ormai troppo tardi. E intanto tira avanti nella sua battaglia e, per mantenersi, fa il lavapiatti in un ristorante...
