Mancuso © MM
Un Sold out prevedibile per il primo appuntamento del Giotto Jazz Festival di Vicchio che ha proposto l’eccezionale concerto di Matteo Mancuso tra i più talentuosi chitarristi emergenti della scena jazz e rock internazionale. “Non voglio dimenticare il motivo per cui ho iniziato a suonare: che è divertirmi” ha dichiarato Matteo e sembra non dimenticarsene in scena scherzando con Stefano India al basso, e Giuseppe Bruno alla batteria. Ricorda con un brano Allan Holdsworth chitarrista inglese, considerato tra i più influenti e importanti nel jazz, per poi passare all’inedito “Campagne siciliane” ed ancora un tributo ai Weather Report.
Il pubblico arrivato da tutta la toscana è ipnotizzato e segue le magie del chitarrista siciliano cercando di non perdersi neppure un passaggio. A guardargli le mani che scorrono velocissime sulla tastiera si incrociano gli occhi e vederlo all’opera è un’esperienza rara, soprattutto in “Time to live” altro inedito del cd in uscita a giorni. Omaggia Jaco Pastorius e prosegue con “Silkroad” .
Continua a far impazzire la chitarra tanto da doverla riaccordare ad ogni canzone, e scherzano tutti insieme sul fatto che anche le accordature sono registrate in SIAE, esegue “Blues per John” e chiude con “Drop the” questo concerto veramente straordinario che ha aperto la serie di eventi del Giotto jazz Festival 2023. Prossimi eventi Emmet Cohen, Raphael Gualazzi , Cettina Donato e Ninni Bruschetta.


