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La storia di isabella, 92 anni, e il progetto di invecchiamento attivo a figline valdarno

Isabella è uno degli esempi di come l’invecchiamento attivo possa portare a una vita soddisfacente anche in età avanzata. Oltre a cucire e guidare...

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A Figline Valdarno, Isabella, una donna di 92 anni, incarna la vitalità e la resilienza dell’invecchiamento attivo. Grazie al progetto promosso da Nomos e finanziato dalla Società della Salute fiorentina Sud Est, Isabella non solo guida e cuce i propri vestiti, ma continua a mantenere vive le proprie relazioni sociali, offrendo ispirazione e supporto agli altri partecipanti del programma. Iniziato il 10 ottobre scorso, il progetto prevede incontri settimanali, ogni giovedì mattina, presso l’Associazione Giardino, dove gli anziani si ritrovano per partecipare a laboratori creativi, esercizi di memoria e giochi cognitivi, tutti volti a stimolare sia la mente sia la socialità.

Isabella è uno degli esempi di come l’invecchiamento attivo possa portare a una vita soddisfacente anche in età avanzata. Oltre a cucire e guidare, ha una tradizione irrinunciabile: la colazione domenicale al bar con le amiche. Una consuetudine che ha deciso di condividere anche con i nuovi amici conosciuti durante gli incontri del giovedì, ampliando così il cerchio delle sue amicizie. Il progetto di Nomos, diretto dalla psicologa Claudia Gatteschi, non ha solo l’obiettivo di mantenere vive le capacità cognitive, ma intende anche favorire un ambiente di scambio e reciproco sostegno. Come spiega Gatteschi, "non si tratta di un semplice training cognitivo, ma di un’esperienza collettiva che mette in luce il valore delle storie di vita e delle esperienze comuni, anche tra generazioni diverse".

Negli incontri, i partecipanti discutono di temi legati all'invecchiamento, condividono riflessioni su film o video, e scoprono interessi comuni. È il caso di un settantenne e una giovane di 27 anni, che hanno trovato un’affinità nei film coreani, dimostrando come interessi condivisi possano abbattere le barriere d’età. Gatteschi sottolinea che il progetto mira non solo a mantenere attive le capacità mentali, ma anche a promuovere il benessere sociale e la formazione di nuove amicizie, creando uno spazio dove le persone possano sentirsi coinvolte e valorizzate.

L’iniziativa proseguirà fino a gennaio 2025 e rimane aperta a chiunque voglia unirsi senza alcun costo d’iscrizione, offrendo agli anziani un’importante opportunità di crescita e connessione.

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