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La Lucciolata di Monte Giovi. Cronaca e foto

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La Lucciolata di Monte Giovi. Cronaca e foto La Lucciolata di Monte Giovi. Cronaca e foto © n.c.
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Nonostante in ferie e lontano da casa, resto vicino ai miei amici biker mugellani almeno col cuore, vivendo le loro uscite in bicicletta attraverso i loro racconti. Questo quello ricevuto da Roberto. I mugellani nel mese di agosto, come quasi tutti gli italiani, e questo da sempre, si dividono in due grandi categorie: quelli che vanno in ferie e quelli che restano nelle nostre campagne. Quelli che vanno in ferie, ai tempi dei social network, deliziano, cercando ovviamente di generare un po’ di invidia, quelli rimasti a casa con scatti di tutti i tipi: dal tuffo da semi-pro al figlio con i braccioli, da panorami mozzafiato a città d’arte, da scalatori provetti a campeggiatori improvvisati….per non dimenticare l’intera famiglia su sfondi meravigliosi come il mare della Sardegna oppure le tre cime di Lavaredo. Chi rimane si difende come può da questi continui attacchi su facebook e twitter, organizzandosi con quanto a propria disposizione: in questo caso, il gruppo G.S. Vicchio Bike e G.C. MTB Rufina, ormai da molti anni organizzano una delle uscite notturne che potremmo definire, per usare un termine toscanissimo, una delle più ganze. Ganza perché intanto il percorso non è la classica “passeggiata” per tutti, ma bensì una salita verso Monte Giovi che presenta qualche strappo di tutto rispetto unito a tratti tecnici, soprattutto per chi sale da Galiga/Croce dell’Aceraia. Ganza anche perché si uniscono i gruppi di biker dei due versanti di Monte Giovi: il gruppo dei residenti nel Mugello e quello della Val di Sieve che si ritrovano lungo il percorso oppure direttamente alla bottega per una cena di tutto rispetto. Ganza perché, rispetto a tante altre escursioni notturne dove la tortellata viene servita al termine del giro, in questo caso si mangia (e si beve) prima di affrontare la seconda parte del giro, ovvero la discesa. Discesa che, di notte, diventa particolarmente divertente e goliardica…anche perché non siamo su strade bianche o ciclabili. Quest’anno, per quanto riguarda il Mugello, il capitano Mauro, insieme a Alessandro e il Pampa 1 hanno condotto il gruppo con una andatura adatta a tutti: abbiamo avuto modo di chiacchierare e conoscerci senza discriminazioni di razza (cross-country o all-mountain), religione (29 o 27.5) e sesso (monocorona o doppia) e, soprattutto divertirci tutti insieme. Un applauso va a Simona che si è guadagnata gli applausi degli altri 33 partecipanti di sesso maschile!

 

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