La storia di Fido su Canale 5. Info... © n.c.
Domenica scorsa 6 gennaio 2013, festività dell’Epifania, nella trasmissione “ l’Arca di Noè” mandata in onda da “Canale 5” (ore 14), fra le diverse storie di animali (gatti, orsi, delfini, etc,etc), alcune esilaranti, simpatiche e commoventi, ecco anche la storia di Fido, il cane mugellano, a cui Borgo San Lorenzo dedicò nel 1957 una statua nella centrale piazza Dante, grazie all’iniziativa voluta e caldeggiata dall’allora sindaco Giuseppe Graziani (PCI), dopo che il mondo intero venne a conoscenza di questa storia davvero commovente. La trasmissione è stata molto bella, breve, ma perfetta nella sua storiografia (è stata preso spunto dal film “Hachiko” con Richard Gere), ricordando che questo bastardino fu trovato nel 1941 da Carlo Soriani abitante a Luco di Mugello (nel piccolo sobborgo di “Naro”, tanto per essere precisi), dietro un viottolo solo e abbandonato. L’amicizia fra animale e uomo divenne solida, indistruttibile, anche quando Carlo Soriani, operaio delle Fornaci Brunori rimase vittima del terribile bombardamento aereo del 30 dicembre 1943 insieme ad altri 108 compaesani che perirono sotto la grandinata di bombe sganciate dai B/26 alleati nel tentativo di colpire i viadotti ferroviari della linea Faentina, nodo strategico della linea Gotica in piena seconda guerra mondiale. La storia ci ricorda (“Canale 5”, è stato preciso rispetto ad altre trasmissioni), che Fido per oltre dieci anni, scendeva da “Naro” per andare ad attendere il suo padrone alla piazzetta di Luco dove il pulmann si recava per far scendere i passeggeri, tutto questo fin quando le sue gambe gli permettevano di camminare. Questa la trasmissione di “Canale 5”, ma a questo punto ricordiamo, che la statua in maiolica opera dello scultore Salvatore Cipolla, una notte fu spaccata. Figuriamoci quel che avvenne in paese e nel Mugello, oltre nei mass media nazionali, per questa azione vandalica, ma l’amministrazione comunale non perse tempo e dopo poco tempo la statua, sempre dello stesso autore, fu realizzata in bronzo, come la si nota tutt’ora. Furono accusati alcuni giovani che si diceva all’epoca simpatizzanti di un partito di destra, e anche le autorità non denunciarono nessuno per mancanza di prove, ma come accade nei paesi i colpevoli erano già indicati. E invece la storia, che non va mai nascosta fa come l’olio, torna sempre a galla a raccontarci la verità. Infatti a distanza di 50 anni, in una trasmissione televisiva messa in onda da Tele Iride Mugello, dove veniva ricordato dopo la sua scomparsa un noto personaggio mugellano, Siro Cocchi nativo di Barberino, uno dei principali dirigenti dell’epoca del PCI, una delle persone intervistate, per molti anni direttore delle Scuola “G. Lapi” di Borgo San Lorenzo ha confessato candidamente e con un certo sarcasmo (“tanto, ha detto, son passati tanti anni”), che il Monumento a Fido venne spaccato da lui stesso e da un noto magistrato all’epoca Pretore di Borgo San Lorenzo, all’uscita della sezione del PCI, dopo una accesa riunione. A parte alcune discrepanze nelle dichiarazioni dell’intervistato (“Fido andava alla Stazione Ferroviaria di Luco – sic!!- ad attendere il suo padrone), confesso di aver provato molto fastidio per le parole di quell’intervista (tutta bassa retorica, diceva), non certo benevoli per coloro che vollero il monumento (amministrazione comunale e popolo), e rivendicando,come cosa bella, quella stupida ed inutile bravata; e meno male che il primo era un direttore di scuola e il secondo un magistrato! Il sindaco Graziani, che ovviamente non ha mai saputo di questa storia, firmò l’ordinanza per innalzare nuovamente il monumento addirittura in bronzo, quasi a sfida verso quei giovanotti additati; invece a distruggerlo erano stati uomini del suo stesso partito! Se qualcuno non crede quanto scritto sopra, per motivi facilmente intuibili, chieda gentilmente alla Redazione di Tele Iride Mugello di rimandare in onda quel filmato, così rivivremo un’altra parentesi storica che rimette, finalmente, tutto al suo posto, rendendo così dignità a chi fu ingiustamente incolpato. Foto 1 (in alto un particolare e qui sopra): “3 giugno 1958 –La “Domenica del Corriere” ricorda la morte di Fido, cane fedele. Foto 2 (qui sopra): 14 Settembre 1957. Nella Sala Consiliare del Comune di Borgo San Lorenzo, affollatissima di tanti borghigiani e varie autorità, il sindaco Giuseppe Graziani (PCI) legge la motivazione della medaglia al valore al cane Fido. Foto 3 (qui sopra): 14 settembre 1957. Viene inaugurata in maiolica la statua al cane Fido. Il cane viene accarezzato dalla vedova di Carlo Soriani mentre appoggia le zampe sul monumento a lui dedicato. A sinistra lo scultore Salvatore Cipolla e dietro la scultura il sindaco Giuseppe Graziani. (Foto Tassini – Foto Barletti – Borgo San Lorenzo. Archivio A.Giovannini)



aldo giovannini
un articolo similare ( altri giornali si guardaro bene di pubblicare questa notizia che era divenuta di dominio pubblico), mi fu pubblicato sul mensile il filo dove collaboro da 13 anni, nel 2010, con tanto di nomi e cognomi ma nessuno rispose. erano il pof, luigi tassinari ( l'intervistato da tele iride mugello) preside della scuola media di avviamento "g.lapi" e il pretore marco ramat; furono loro che spaccarono il monumento a fido in maiolica a forza di calci.